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Venti canti di H. Heine tradotti.
VENTI CANTI del Buch der Lieder di Heine tradotti dall’Ardigò (l’anno 1908) publicati l’anno stesso in omaggio all’A., a Bergamo per cura e a spese di A. Ghisleri, (Istituto italiano d’arti grafiche), e prima, in due riprese, dalla Rivista di filosofia di Bologna.
Così scrive il Ghisleri nel presentare la nuova edizione dei Canti:
«Del gratissimo dono ci piacque di fare partecipi gli amici e discepoli del grande Maestro, con questa edizioncina, che gli offriamo oggi nell’81° suo compleanno ― quasi dono di nozze, celebrante questi gloriosi sponsali del Filosofo con la Poesia e con l’Arte, nella invidiabile, feconda e sempre verde sua vecchiezza.
Anche a nome degli altri ammiratori, noi rechiamo all’amico e al maestro l’esultanza delle nostre felicitazioni e il nostro evviva!
Fra tante miserie della nostra volgare vita politica, ci è di grande conforto poterci affisare in codesti vivi documenti del genio e delle migliori virtù di nostra stirpe. Per loro e con loro ci è ancora lecito di sentire altamente l’orgoglio di essere italiani».
Bergamo, 28 gennaio 1909.
Indice
- Schöne Wiege meiner Leiden
- Warte, warte, wilder Schiffsmann
- Berg und Burgen schaun herunter
- Der Traurige
- Zwei Brüder
- Die Grenadiere
- Auf Flügeln des Gesanges
- Liebste, sollst mir heute sagen
- Mein süsses Lieb, wenn du im Grab
- Ich weiss nicht was soll es bedeuten
- Mein Herz, mein Herz ist traurig
- Wie der Mond sich leuchtend dränget
- Auf dem Hardenberge
- Der Hirtenknabe
- Nachts in der Kajüte