A volte riuscire a gestire correttamente l'acqua di una piscina può essere frustrante, ma normalmente abbassare un valore di cloro eccessivo è molto semplice. Le piscine coperte sono notevolmente più difficili da gestire, ma anche in questo caso le soluzioni a disposizione sono molte. Se preferisci tenere sotto controllo il livello di cloro su base giornaliera, la scelta ideale consiste nell'installare un sistema con lampade UV.

Metodo 1
Metodo 1 di 3:

Tecniche di Base

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    Comprendi le cause legate al sentire "odore di cloro" e il classico bruciore agli occhi quando si è in prossimità o dentro all'acqua di una piscina. Molti pensano che l'odore di cloro nell'aria o il bruciore agli occhi scaturito dopo aver nuotato siano collegati a un alto livello di cloro nell'acqua. In realtà, questi fenomeni si riscontrano quando il cloro si degrada in altri sottoprodotti chimici. La soluzione corretta in questi casi consiste nell'innalzare il livello di cloro presente nell'acqua tramite una cosiddetta "clorazione shock" o "clorazione d'urto",[1] [2] Meglio ancora se prima di procedere si utilizza un apposito kit per eseguire i test dell'acqua e rilevare una lettura accurata del livello di cloro. Tutti i passaggi necessari sono descritti nel dettaglio nel prossimo punto.
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    Utilizza un kit per piscine. Se non lo hai già fatto, controlla i livelli di cloro presenti nell'acqua della piscina utilizzando un apposito kit. Puoi reperirlo facilmente in qualsiasi negozio specializzato oppure online.[3] Assicurati che il kit sia in grado di misurare sia il livello del cloro libero sia quello del cloro totale.[4]
    • Come regola generalmente adottata, il livello del cloro libero dovrebbe attestarsi fra 1 e 3 ppm.[5] Il livello del cloro totale, invece, non dovrebbe essere più alto di 0,2 ppm rispetto al livello del cloro libero. I livelli standard adottati dalle istituzioni sanitarie dell'area in cui vivi potrebbero essere leggermente diversi.[6]
    • Se la tua piscina utilizza un sistema di disinfezione a base di ozono o di lampade UV, il livello del cloro libero può essere ridotto di 0,5 ppm.[7]
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    Rimuovi le sorgenti di cloro. Se il livello di cloro è solo leggermente superiore alla norma (circa 4-5 ppm), utilizzare dei prodotti chimici per abbassarlo rapidamente non è in genere necessario. Interrompi semplicemente l'aggiunta di cloro all'acqua della piscina, molto probabilmente il problema si risolverà da solo in poco tempo.[8]
    • Per interrompere l'aggiunta di cloro, disattiva il sistema di clorazione automatico, rimuovi dall'acqua il dosatore di cloro a rilascio controllato, spegni il clorinatore a sale o rimuovi le pastiglie di cloro dagli skimmer della piscina. Se non sei certo di quale sia il sistema di clorazione adottato per la piscina in esame, chiedi informazioni al responsabile della manutenzione o direttamente al proprietario.
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    Se si tratta di una piscina all'aperto, non coprirla. I raggi ultravioletti del sole degraderanno molto rapidamente il cloro presente nell'acqua. Un'esposizione al sole di un solo pomeriggio è in grado di rimuovere il 90% del cloro presente nell'acqua di una piscina all'aperto, a patto di aver rimosso o bloccato qualsiasi sistema automatico di clorazione.[9]
    • Normalmente, adottare un sistema a lampade UV non è una buona soluzione per questo problema. Per avere maggiori dettagli, fai riferimento a questa sezione dell'articolo.
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    Utilizza la piscina quando i livelli di cloro sono nella norma. Nuotare aiuta a ridurre il livello di cloro presente nell'acqua, ma puoi adottare questo metodo solo se il livello di cloro è leggermente superiore a quello ideale (non più di 4 ppm). Gli esperti non sono concordi nel definire quali siano i livelli di cloro pericolosi per la salute dei nuotatori. Spesso le piscine pubbliche vengono chiuse quando il livello di cloro raggiunge un valore di 10 ppm, mentre altre adottano un limite più restrittivo pari a 5 ppm.[10]
    • Non utilizzare la piscina se i test hanno dato risultati inaspettati anche per altri fattori, come ad esempio il pH o l'alcalinità.
    • Non entrare in acqua se senti un forte odore di cloro nell'aria (e il test del livello di cloro ha fornito valori elevati). L'odore che senti è causato dal rilascio di sostante irritanti denominate clorammine.[11]
    • Il cloro incide sulla salute dei polmoni. Risulta molto più pericoloso nelle aree in cui ristagna per una scarsa ventilazione o se i bagnanti hanno problemi respiratori.[12]
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    Sostituisci una porzione dell'acqua presente nella piscina. Si tratta di una soluzione lenta e molto costosa, ma è comunque valida per diluire la quantità attuale di cloro. Scarica una quantità di acqua variabile fra ⅓ e ½ di quella presente attualmente nella piscina, quindi sostituiscila con acqua fresca. Dopo questo trattamento, potrebbe volerci molto tempo per ripristinare i livelli corretti di cloro e pH della piscina.[13]
    • Se la piscina ne è dotata, un sistema di filtraggio a sabbia con la possibilità di eseguirne il controlavaggio è l'opzione più semplice per scaricare parzialmente l'acqua presente.
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    Esegui i controlli dell'acqua con regolarità. Ripeti i test della qualità dell'acqua della piscina una o due volte al giorno oppure ogni 2 ore se si tratta di una piscina molto frequentata. Se i livelli di cloro non scendono entro un paio di giorni, prova uno dei prossimi metodi descritti in questo articolo.
    • Consulta la sezione "Consigli", contiene delle linee guida da seguire per effettuare altri test, come ad esempio quello del pH o dell'acido cianurico. Se i risultati ottenuti non rientrano negli intervalli forniti e non riesci a stabilizzarli rapidamente, potresti doverti avvalere dell'aiuto di un professionista.
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Metodo 2
Metodo 2 di 3:

Utilizzare Prodotti Chimici per Abbassare il Livello di Cloro

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    Acquista un neutralizzatore di cloro in un negozio specializzato. Se non sei certo di quale sia il prodotto migliore da acquistare, chiedi aiuto al personale del negozio. Non cercare i tuoi prodotti chimici altrove, le soluzioni chimiche per l'acqua delle piscine devono essere comprate esclusivamente nei negozi specializzati, in concentrazioni appositamente studiate per questo scopo.
    • Il tiosolfato di sodio è probabilmente il neutralizzatore di cloro più comunemente utilizzato, ma richiede grande attenzione nella gestione.
    • Il perossido di idrogeno è spesso la soluzione più economica, inoltre disgrega il cloro in sottoprodotti assolutamente innocui per la salute. Tuttavia, se il pH della piscina è inferiore a 7, la sua efficacia si riduce di molto.[14]
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    Chiudi l'accesso alla piscina. Non aggiungere nessun tipo di prodotto chimico mentre la piscina è utilizzata dai bagnanti. Nel caso in cui altre persone abbiano accesso all'area, segnala l'uso di agenti chimici con cartelli ben visibili e chiari.
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    Rispetta tutte le norme di sicurezza. Molti prodotti chimici per il trattamento delle piscine possono essere dannosi e irritanti se entrano in contatto con occhi e pelle o se vengono inalati accidentalmente. Consulta sempre le seguenti istruzioni prima di procedere oltre:[15]
    • Leggi le modalità d'uso riportate sull'etichetta del prodotto. Segui sempre con attenzione tutti i consigli riguardanti le misure di sicurezza da adottare per poter maneggiare il prodotto in tranquillità. Consulta inoltre le procedure di emergenza per essere pronto a gestire qualsiasi evenienza.
    • Conserva i prodotti chimici per il trattamento della piscina in un'area ben ventilata, al riparo dalla luce diretta del sole, dal calore e dall'umidità. Non conservare acidi e cloro nello stesso luogo, inoltre non riporre mai sostanze chimiche in forma secca vicine a quelle in forma liquida.
    • Apri sempre un solo contenitore alla volta. Prima di aprirne un secondo, richiudi il primo e rimettilo al suo posto.
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    Calcola le quantità di cui hai bisogno. Segui sempre le istruzioni d'uso riportate sul prodotto per determinare la quantità da aggiungere all'acqua della piscina. Molti prodotti chimici sono disponibili in forme e concentrazioni diverse è quindi meglio seguire sempre le relative modalità di utilizzo; questa guida non è in grado di coprire tutte le opzioni a disposizione.
    • Normalmente, quando si utilizza il tiosolfato di sodio si calcola una quantità pari a 15 ml ogni 3.800 litri di acqua.
    • Se devi gestire una piscina pubblica, esegui una misurazione molto accurata, ricordando che 77 ml di tiosolfato di sodio abbassano il livello di cloro di 37.900 litri di acqua di 1 ppm.[16] Puoi farti aiutare nell'interpretazione di questa formula e nel calcolo della quantità di prodotto adatta al tuo caso specifico rivolgendoti al personale di un negozio specializzato oppure utilizzando uno dei tanti calcolatori presenti nel web.
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    Aggiungi piccole dosi di neutralizzatore. Utilizzando una quantità eccessiva di prodotto, puoi peggiorare la situazione anziché risolvere il problema: il livello di cloro potrebbe scendere a zero e nell'acqua potrebbe rimanere del neutralizzatore ancora attivo che distruggerebbe anche il cloro che andrai ad aggiungere successivamente. Inizia utilizzando ⅓ o ½ della quantità che hai calcolato.
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    Esegui dei test ripetuti sulla qualità dell'acqua. Attendi il tempo richiesto (normalmente specificato sull'etichetta) in modo che il prodotto faccia effetto. Nel frattempo, esegui frequentemente le misurazioni del livello di cloro e non permettere a nessuno di utilizzare la piscina finché i valori non si sono normalizzati. Se i valori misurati si sono stabilizzati, ma il livello di cloro è ancora troppo elevato, aggiungi un'altra piccola dose di neutralizzatore.
    • Se il sistema di ricircolo dell'acqua della piscina è meno potente rispetto alla media, potresti dover aspettare più tempo prima che il neutralizzatore compia il suo lavoro.
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    Se necessario, innalza il valore del pH. L'utilizzo di questi prodotti chimici tende normalmente ad abbassare il valore del pH dell'acqua, quindi sii pronto a doverlo ripristinare ai livelli ideali una volta che il valore del cloro presente nella piscina si è normalizzato. Il pH dovrebbe essere sempre compreso fra 7,2 e 7,8 e, in una situazione ideale, dovrebbe avvicinarsi il più possibile a 7,5.[17]
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Metodo 3
Metodo 3 di 3:

Utilizzare delle Lampade a Raggi Ultravioletti

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    Comprendi come funziona la disinfezione a raggi ultravioletti. Le lampade UV progettate per il trattamento dell'acqua delle piscine sono in grado di neutralizzare la maggior parte dei germi presenti. Tuttavia, non bastano per igienizzare perfettamente una piscina, ma permettono di mantenere il livello del cloro libero al di sotto dei valori raccomandati dalle istituzioni sanitarie.[18] Sono anche in grado di dissolvere le sostanze chimiche irritanti e pericolose per la salute che si creano con il normale utilizzo del cloro per piscine. Infine, anche se non vengono utilizzate per questo scopo, alcune tipologie di lampade sono in grado di neutralizzare il cloro quando è presente in alte concentrazioni.
    • Le leggi locali che regolamentano il trattamento delle acque di una piscina potrebbero riportare requisiti diversi per l'utilizzo di questi strumenti.
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    Prova a usare una lampada UV a media pressione. Si tratta di uno strumento molto versatile, che offre svariati benefici:
    • Si tratta dell'unica lampada comunemente reperibile in grado di disgregare una quantità significativa del cloro esistente nell'acqua. Ciò nonostante avrai bisogno di una capacità di disinfezione maggiore di 10-20 volte rispetto a quella consigliata; per questo motivo, dovrai molto probabilmente adottare un sistema a lampade multiple.
    • Si tratta della tipologia di lampade più efficace nell'eliminazione delle clorammine: le sostanze responsabili dell'irritazione cutanea del bruciore degli occhi e dell'odore di cloro percepibile in prossimità della piscina.
    • Questo tipo di lampade sono un'opzione abbastanza buona per gestire la disinfezione dell'acqua di una piscina, ma non la migliore.
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    Valuta l'utilizzo di una lampada UV a bassa pressione. Questo tipo di lampade hanno un'eccellente capacità di sterilizzazione dell'acqua, ma dovranno comunque essere abbinate alla clorazione regolare della piscina (anche se probabilmente sarà richiesta una quantità inferiore di cloro rispetto al normale).[19] Questo le rende un'ottima opzione per il trattamento delle acque di una piscina pubblica.
    • Questo tipo di lampade tendono a essere meno costose e di maggiore durata rispetto a quelle a media pressione.
    • I produttori di queste lampade sostengono che siano in grado di eliminare le clorammine. Si tratta di un'affermazione parzialmente veritiera perché nella realtà non sono davvero sempre in grado di eliminare i classici segnali della presenza di clorammine, come il bruciore agli occhi.
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    Valuta altri modelli di lampade. Anche se meno diffuse, esistono altre tipologie di lampade UV. Ecco alcune informazioni utili a comprendere le differenze esistenti fra i vari modelli:
    • Con il termine "raggi ultravioletti" ci si riferisce a un ampio spettro luminoso i cui raggi hanno effetti diversi fra loro. Lo spettro ultravioletto viene normalmente suddiviso in raggi UV-A (315-400 nm), raggi UV-B (280-315 nm) e raggi UV-C (100-280 nm).[20] Dovresti riuscire a trovare lampade che emettono luce ultravioletta a qualsiasi lunghezza d'onda (ad esempio 245 nm).
    • Solo i raggi UV-C sono in grado di sterilizzare l'acqua.
    • Solo i raggi UV-A (inclusi i raggi ultravioletti emessi dal sole) sono in grado di eliminare quantità significative di cloro. Anche in questo caso è però richiesta una grande capacità di illuminazione.
    • Tutte e tre le tipologie di raggi UV contribuiscono a eliminare le clorammine.
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    Dopo l'installazione di questo strumento, esegui i controlli della qualità dell'acqua. Per installare un sistema di trattamento dell'acqua a raggi ultravioletti, è sempre meglio rivolgersi ai professionisti del settore. Una volta che l'impianto è tarato secondo le specifiche, la manutenzione richiesta è veramente minima. Continua a controllare i livelli di cloro presente nell'acqua come faresti normalmente. Verifica che tale valore sia pari o inferiore a 1 ppm, in accordo con i livelli consigliati dalle istituzioni sanitarie dell'area in cui vivi.
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Consigli

  • I prodotti chimici per il trattamento dell'acqua delle piscine si degradano nel tempo perdendo efficacia. Per ottenere i risultati migliori, non acquistarne una quantità superiore a quella che pensi di utilizzare in un singolo anno.[21]
  • Quando in prossimità di una piscina pensi di percepire l'odore di cloro nell'aria, in realtà quello che senti è l'odore di un suo sottoprodotto chiamato "clorammine". Questo è un chiaro segnale che è necessario aggiungere altro cloro per rendere sicura l'acqua della piscina. La soluzione normalmente adottata per le piscine private consiste nell'effettuare quella che viene chiamata "clorazione shock" o "clorazione d'urto".
  • Se hai la necessità di disinfettare velocemente una piscina, procedi aumentando di molto il livello di cloro presente nell'acqua ("clorazione shock") per poi riportarlo ai livelli normali utilizzando prodotti chimici appositi.
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Avvertenze

  • Se controllando i livelli dell'acqua della piscina continui a ottenere dei risultati inattesi, cambia gli strumenti di valutazione. Per avere un livello di cloro stabile, il pH dell'acqua dovrebbe essere compreso fra 7,2 e 7,8, l'alcalinità fra 80 e 120 ppm (in base al tipo di cloro utilizzato) mentre l'acido cianurico fra 30 e 50 ppm.[22] Le istituzioni sanitarie dell'area in cui risiedi potrebbero adottare livelli standard leggermente differenti.
  • In alcune aree i test sulla qualità dell'acqua di una piscina prevedono di controllare anche i livelli di una sostanza chiamata ortotolidina, collegata al rischio di ammalarsi di cancro.[23] Quando utilizzi questo tipo di test, indossa sempre un paio di guanti protettivi e, al termine, non ributtare il campione di acqua testato all'interno della piscina. Ricorda che questi controlli misurano semplicemente il livello totale di cloro, non il livello di cloro "libero" attualmente disponibile per la disinfezione dell'acqua.[24]
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