Preparare un discorso d’accettazione può essere spaventoso, se sei una persona umile, soprattutto se ti sei concentrato così tanto sui tuoi obiettivi da non aver tenuto allenata la tua arte oratoria! Fortunatamente, con la giusta pianificazione ed esecuzione, un discorso d’accettazione può essere un’occasione per brillare, piuttosto che farsi prendere dall’ansia. Seguendo alcune regole fondamentali nelle fasi di scrittura e revisione del discorso, e studiando in anticipo le linee-guida dei discorsi, puoi far sì che il tuo discorso d’accettazione sia più indolore possibile – divertente, persino!

Parte 1
Parte 1 di 3:

Scrivere un ottimo discorso

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    Non provare a “improvvisare”. Per qualsiasi occasione pubblica, pianificazione e preparazione sono essenziali. Se anche il discorso che ti è stato chiesto di fare durasse solo un minuto, preparare e organizzare i tuoi pensieri in anticipo può fare la differenza tra una reazione fredda e una tiepida. ‘‘Sempre’’ investire del tempo nello sviluppo del discorso prima di salire sul palco. Non affidarti al tuo fascino naturale o alla tua abilità di pensare su due piedi – trovandoti di fronte alle dozzine o centinaia di persone fra il pubblico, potresti scoprire che la tua abilità di essere affascinante e profondo è meno naturale di quanto tu creda.
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    Conosci il tuo pubblico. Come gli scrittori di talento, i migliori autori di discorsi sanno sistemare il contenuto del testo in base ai bisogni del pubblico. Occasioni serie o formali con ospiti importanti richiederanno discorsi analogamente formali, mentre situazioni più informali potrebbero richiedere un tono più leggero. Nel dubbio, opta per la formalità – tende a essere meno imbarazzante un discorso formale in un evento leggero, piuttosto che il contrario.
    • Come regola generale, più il pubblico è piccolo e più ne conosci i membri, più il tuo discorso può essere informale.
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    Inizia presentandoti. A meno che tu non sia sicuro che la tua importanza sia stata riconosciuta da tutto il pubblico, probabilmente dovresti iniziare con qualche parola su di te, giusto per dare al pubblico un’idea della tua storia. Probabilmente sarà il caso di citare la tua posizione professionale, qualche opera importante e il tuo legame con l’onore o il premio che stai ricevendo. Sii breve e umile – il tuo obiettivo non è vantarti, ma presentarti a chi non ti conosce. Inoltre, è sempre bene essere pronto a saltare qualche paragrafo in caso tu venga presentato approfonditamente da chi ti ha preceduto.
    • Ad esempio, se stai accettando un premio come “Dipendente dell’anno” nell’azienda informatica per cui lavori, considerando che nel pubblico ci siano persone che non ti conoscono, puoi provare a iniziare con un’introduzione di questo tipo:
      • “Salve. Grazie per questo premio. Come avete appena sentito, mi chiamo Giulia Motta. Lavoro qui dal 2009, e da allora mi sono occupata di marketing, contenuti e analisi ricoprendo vari ruoli. Quest’anno, ho avuto l’onore di collaborare col mio responsabile, il dottor Bernini, su un nuovo sistema per processare i dati, motivo per cui ci troviamo qui oggi”.
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    Stabilisci un obiettivo chiaro e definito dall’inizio del tuo discorso. Ogni discorso dovrebbe avere un minimo di scopo o “punto” – altrimenti, perché dovrebbe essere ascoltato? Dopo esserti presentato, non perdere tempo per arrivare alla “ciccia” del discorso. Cerca di dire al pubblico perché dovrebbero ascoltarti e cosa speri che ricavino dal tuo discorso nei primi minuti, per fornirgli una prospettiva e prepararli a ciò che devi dire.
    • Poiché stai presumibilmente accettando qualche tipo di premio od onore, un buon argomento su cui concentrarti è la gratitudine. Far ruotare almeno una parte del tuo discorso intorno a coloro che ti hanno aiutato ad arrivare dove sei, ti fa apparire umile e meritevole del premio che stai ricevendo, piuttosto che sprezzante o presuntuoso. Inoltre, potresti anche voler dare dei consigli al tuo pubblico o spronarli verso qualche causa meritevole. In ogni caso, accertati di stabilire brevemente e con chiarezza il tuo scopo sin dall’inizio. Per esempio, potresti dire:
      • “Sono qui oggi per esprimere la mia più sincera gratitudine nei confronti di chi ha reso possibile quest’esperienza. Vorrei anche discutere brevemente il ruolo giocato dall’idea di “fare uno sforzo in più” nel lanciare quest’azienda vero nuovi traguardi in ambito informatico”.
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    Illustra il significato personale dell’onore che stai ricevendo. Mentre ringrazi e dai consigli al pubblico, cerca di spiegare quanto conti per te il premio che stai ricevendo. Per esempio, potresti dire che è un segno del rispetto delle persone più importanti della tua vita. In questo modo, dimostri la tua sincerità e offri al pubblico il tuo apprezzamento per l’onore di cui ti omaggiano. Non è solo un trofeo o una targa – ha una valenza simbolica che va ben oltre l’oggetto.
    • Un buon trucco è richiamare l’attenzione sul fatto che l’onore in questione, sebbene importante per te, non sia paragonabile all’onore costante che deriva dal fare ciò che si ama. Questo genere di riconoscimento ti fa apparire umile, appassionato ed estremamente meritevole dell’onore. Per esempio, se stessi ricevendo un premio alla carriera per i tuoi decenni di lavoro come insegnante, potresti voler dire qualcosa del genere:
      • “Per quanto apprezzi questo premio e vi sia grato, il premio più grande che potessi ricevere è la semplice opportunità di aiutare generazioni di ragazzi a imparare a guardare il mondo circostante con occhio critico”.
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    Chiudi con un finale conciso e potente. La conclusione di un discorso è una delle parti più difficili da perfezionare, ma è anche una delle più importanti, perché è quella che si ricorda più facilmente. Cerca di dare alla tua conclusione un peso emotivo importante o una coinvolgente chiamata alle armi – vuoi concludere col botto, non con un lamento. Cerca di usare parole e immagini con una forte connotazione emotiva. Per l’ultima frase, cerca di usare un’osservazione sagace o una dichiarazione molto saggia.
    • Per esempio, nell’esempio precedente dell’insegnante, potresti concludere così:
      • “Giunto alla conclusione, vorrei chiedere ai membri del pubblico di pensare un momento a quanto sia importante educare i bambini di questa generazione. I problemi di domani richiedono individui brillanti e instancabili per essere risolti, e l’unico modo per formare questi individui è agendo da comunità per sostenere le nostre scuole, gli insegnanti e le innumerevoli persone da cui dipendono per restare forti”.
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    Accertati di ringraziare chiunque ti abbia aiutato. È assolutamente necessario per i discorsi d’accettazione – da qualche parte nel discorso devi ringraziare chi ti aiutato, anche se non pensi che siano stati fondamentali. Dimenticare di ringraziare educatamente chi ha contribuito al tuo risultato può portare a ferire i sentimenti di qualcuno, e farti vergognare. Tutto questo può essere facilmente evitato dedicando una parte del discorso a ringraziare personalmente più persone possibili tra quelle che ti hanno aiutato o sostenuto (preferibilmente verso l’inizio o la fine del discorso, per farli ricordare più facilmente).
    • Ringraziando le persone, è saggio concludere con qualcosa tipo “e infine, vorrei ringraziare chiunque mi abbia aiutato – ci sono troppe persone da elencare, ma voglio ringraziare tutti, nessuno escluso”. In questo modo sei coperto in caso tu abbia dimenticato coloro che hanno giocato un ruolo minore nel tuo successo.
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    Fatti ispirare dai grandi. Se stai facendo fatica a scrivere il tuo discorso, prova a rivolgerti a discorsi famosi per idee su come (e come non) procedere. La storia moderna è piena di esempi di ottimi (e tremendi) discorsi d’accettazione ai quali ispirarsi. Ecco alcuni esempi:
    • Come esempio positivo, considera il fantastico discorso di Jimmy Valvano agli ESPY Awards del 1993. 8 settimane prima di morire di cancro, il famoso allenatore di basket ha declamato un discorso incredibilmente commovente di fronte a un’estatica standing ovation del pubblico.[1]
    • Come esempio di cosa non fare, considera il discorso per l’Oscar di Hilary Swank per “Boys don’t cry” nel 2000. L’attrice ha accettato il premio con gratitudine, ringraziando tutti i propri fan, con la vistosa eccezione del marito, catturato dalle telecamere mentre piangeva lacrime di gioia durante il discorso.[2]
    • Come esempio di eccentricità, considera il discorso per l’Oscar di Joe Pesci. Dopo essere salito sul palco nel 1991 per “Goodfellas”, Joe Pesci ha detto semplicemente “Sono onorato. Grazie”.[3] L’attore è stato allo stesso tempo lodato e ridicolizzato per il suo brevissimo discorso.
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Parte 2
Parte 2 di 3:

Perfezionare il tuo discorso

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    Opta per la semplicità. Al contrario dei testi scritti, i discorsi non possono essere “riletti” – quando dici qualcosa, è detta, e il tuo discorso continua, a prescindere dalla comprensione del pubblico. Per ridurre al minimo le incomprensioni e tenere viva l’attenzione durante il discorso, usa parole semplici. Usa un linguaggio chiaro e concreto. Non allungare le frasi (o il discorso) più del dovuto per comunicare i punti che stai cercando di dimostrare. È molto più facile che la gente apprezzi un discorso breve, semplice ed emozionante, piuttosto che uno logorroico, complicato e contorto.
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    Punta a memorizzare almeno un’idea di base del discorso. Per discorsi lunghi, potrebbe essere poco pratico o persino impossibile memorizzare ogni parola. Tuttavia, anche nei casi in cui è necessario avere una scaletta o una copia del discorso a portata di mano, è sempre meglio tenere bene a mente i punti principali del discorso prima d’iniziare a parlare. Accertati di conoscere i punti principali, il loro ordine e le transizioni principali o gli esempi che usi.
    • Conoscere la scaletta del discorso in anticipo è utile per molti motivi. Per esempio, non solo eviterà che eventuali inconvenienti tecnici (ad esempio una folata di vento che si porta via i fogli) ti distraggano, ma ti aiuterà anche a declamare con maggior sicurezza. Dopotutto, se sai a grandi linee ciò che devi dire, perché dovresti preoccuparti?
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    Fai tuo il discorso. I discorsi mediocri valgono molto poco. Rendi il tuo discorso memorabile facendolo tuo. Modella il discorso rendendolo un prodotto della tua personalità – dai al pubblico la possibilità di ricordare non solo il discorso, ma anche chi lo declama. Un modo semplice per farlo è includere brevi aneddoti personali, purché siano pertinenti all’onore che ricevi o ai temi trattati nel discorso. Inseriscili come preferisci, ma non dimenticare la moderazione – ricorda, i discorsi brevi e semplici sono apprezzati dalla maggior parte delle persone.
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    Sii breve e dignitoso nell’umorismo. L’umorismo è adatto a certi discorsi d’accettazione. Un’osservazione brillante è ottima per rompere il ghiaccio all’inizio di un discorso e un paio di battute qua e là possono tener viva l’attenzione. Tuttavia, tieni la quantità (e il genere) di battute sotto controllo. Non affidarti troppo alla risata costante ed evita battute basse, offensive o controverse. A meno che tu non sia un professionista, il tuo pubblico probabilmente si aspetta un discorso piacevole, dignitoso, piuttosto che una pletora d’insulti e battute pesanti, perciò dagli ciò che vuole.
    • Inoltre, non dimenticare che tra il pubblico potrebbero essere presenti i tuoi “avversari” nella corsa al premio che ricevi. Per questo, è meglio non sminuire l’organizzazione che ti premia o sottintendere che abbiano fatto la scelta sbagliata. Rispetta te stesso, l’organizzazione che ti premia e il pubblico, accettando il premio.
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    Prova, prova, prova. Come per la scrittura, il canto o la recitazione, quella oratoria è una forma d’arte. Più lo fai, più diventi abile. Per quanto sia impossibile ricreare l’esperienza di stare davanti a un pubblico e declamare sul serio prima di farlo realmente, provare da solo o davanti a una piccola platea può aiutarti a memorizzare i punti principali del discorso e ad acquisire l’esperienza necessaria per prendere confidenza col testo. Inoltre, le prove possono aiutarti a risolvere in anticipo eventuali problemi. Per esempio, se una parte del discorso non ottiene l’effetto sperato sul tuo pubblico di prova, potresti prenderlo come un segno e rimuovere o modificare quella parte prima dell’evento.
    • Provando, cronometrati. Potrebbe sorprenderti quanto il tuo discorso sia più lungo (o breve) di quanto pensassi. Se hai dei tempi molto ristretti, usa gli esiti delle prove a tempo per modificare il testo di conseguenza.
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    Rileggi e correggi gli errori tecnici. Se usi una versione scritta o una scaletta del discorso per non perdere il filo, accertati di correggere eventuali errori fattuali e grammaticali, di pronuncia e di sintassi. È molto imbarazzante scoprire un errore nel discorso mentre lo si declama, perciò evita questa situazione imbarazzante correggendo le tue bozze almeno una o due volte.
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Parte 3
Parte 3 di 3:

Declamare dignitosamente il tuo discorso

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    Gestisci l’ansia con tecniche antistress. Attendendo il tuo turno per salire sul palco, calma e tranquillità saranno probabilmente gli ultimi tuoi pensieri. Tuttavia, sapere come rilassare i nervi in anticipo può rendere molto più agevole un discorso altrimenti stressante. Ecco alcune tecniche efficaci per aiutarti a ridurre al minimo l’ansia da prestazione:[4]
    • Battito cardiaco in aumento: respira profondamente e lentamente. Concentrati su qualcuno nella stanza con cui sei a tuo agio, come un amico o un familiare. Inizia a recitare le parole del discorso – ti rilasserai naturalmente appena inizierai a parlare.
    • Spavento montante: respira profondamente. Osserva il pubblico e cogli l’ironia delle loro espressioni vuote, inespressive. In alternativa, immagina che i membri del pubblico siano in qualche modo inutili o ridicoli (ad esempio che siano tutti in mutande, ecc.).
    • Salivazione azzerata: porta dell’acqua con te sul palco. Considera anche una gomma da masticare prima del discorso (ma non durante). Riprodurre il processo nutritivo può riuscire a calmare le emozioni. Inoltre, può stimolare la produzione di saliva, evitando bocca e gola secca.
    • Tremore: respira profondamente e lentamente. Se necessario, prova a tendere e rilasciare i muscoli lentamente, nella parte del corpo che trema, per liberare l’energia in eccesso dovuta alla scarica d’adrenalina.
    • Soprattutto, rilassati. Ti sei preparato, perciò non hai motivo di preoccuparti. L’ansia renderà solo più difficile declamare l’ottimo discorso che sei perfettamente in grado di recitare.
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    Sappi cosa evitare. Anche chi non ha mai tic o nevrosi talvolta sviluppa strani comportamenti ripetitivi, trovandosi sotto pressione in pubblico. La miglior cura per quasi tutti i tic è rilassarti con le tecniche elencate in precedenza. Tuttavia, in aggiunta, avere un elenco mentale dei tic comunemente associati ai discorsi può aiutarti a riconoscerli appena appaiono. Ecco alcuni dei problemi più comuni che probabilmente vorrai evitare:
    • Accelerare durante il discorso.
    • Farfugliare.
    • Agitarti o giocherellare con qualcosa con le mani.
    • Barcollare da una parte all’altra.
    • Tossire/tirar su col naso in maniera eccessiva.
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    Parla lentamente e chiaramente. Come già detto, uno dei problemi più comuni per gli oratori meno esperti è la tendenza ad accelerare o farfugliare senza volerlo. Il modo in cui parli durante un discorso non dovrebbe essere lo stesso di quando parli in un contesto informale – è il caso di parlare più lentamente, più chiaramente e in qualche modo a voce più alta del normale. Non significa necessariamente che tu debba marcare ogni parola e fare lunghe pause tra le frasi, ma semplicemente che dovresti fare uno sforzo per accertarti che anche i più duri d’orecchi tra il pubblico possano capirti.
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    Mantieni il contatto visivo. Quando declami un discorso d’accettazione, stai parlando al pubblico, perciò devi guardarlo per gran parte del discorso, così come guarderesti una persona se le stessi parlando. Va bene buttare l’occhio ai fogli per non perdere il filo. Cerca di limitare queste occhiate a un paio di secondi al massimo. Il resto del tempo, tieni la testa alta e rivolgiti direttamente al pubblico che hai davanti.
    • Se riesci a ricordare di farlo, cerca di spostare gradualmente lo sguardo da un lato all’altro della platea. In questo modo, ogni spettatore avrà l’impressione che tu stia parlando proprio con lui. Se questo movimento ti risulta complicato, prova a scegliere a caso degli individui tra il pubblico da guardare per un paio di secondi alla volta, mentre parli.
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    Ricorda che il pubblico è fatto di esseri umani. Per chi è nervoso, il pubblico può sembrare un’entità grossa, spaventosa e impressionante da affrontare e domare. Ma in realtà, il pubblico è tutt’altro – è fatto di molti individui diversi, ognuno dei quali ha le proprie motivazioni e preoccupazioni interne (proprio come te!). Alcuni tra il pubblico potrebbero pensare ai propri problemi o semplicemente sognare a occhi aperti mentre parli. Altri potrebbero essere praticamente (o letteralmente) addormentati. Altri potrebbero non essere neanche abbastanza intelligenti da capire cosa dici! D’altro canto, alcuni potrebbero trovare il tuo discorso interessante o importante. Pochi, tuttavia, lo troveranno importante quanto lo trovi tu, perciò non farti spaventare dal pubblico! Pensare al pubblico come un insieme di persone reali e imperfette, piuttosto che una folla inespressiva e monolitica, è un ottimo modo per rilassarsi più facilmente.
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Consigli

  • Cascasse il mondo, evita di dimenticare di nominare qualcuno. È sempre meglio citare gruppi o squadre, ed evitare di parlare di singoli individui, piuttosto che tralasciare qualcuno senza volerlo.
  • Sii educato e lusinghiero nelle battute. Non mortificare te stesso o chiunque altro.
  • Mentre scrivi il tuo discorso, tieni presente il pubblico. La consapevolezza della formalità e dell’età del pubblico dovrebbe guidare il tuo vocabolario.
  • In caso siano presenti più oratori, ricordati di limitare il tuo discorso per far spazio agli altri.
  • Sii umile, ma senza umiliarti. Comportarti come se non meritassi un premio è offensivo verso coloro che te l’hanno assegnato.
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