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Un diodo è un dispositivo elettronico con due terminali che conduce la corrente elettrica in una direzione e la blocca in quella opposta. A volte può essere chiamato anche raddrizzatore e converte l’energia elettrica alternata in continua. Dato che il diodo è essenzialmente "unidirezionale", è importante distinguerne le due estremità. Puoi capire l’orientamento di questo dispositivo guardando i segni sul diodo stesso, ma se questi sono usurati o non sono presenti, puoi utilizzare un multimetro.
Passaggi
Controllare i Segni
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1Comprendi il funzionamento di un diodo. Questo è composto da un semiconduttore di tipo P unito a un semiconduttore di tipo N. Il secondo rappresenta l’estremità negativa del diodo ed è chiamato "catodo". Il semiconduttore di tipo P è l’estremità positiva del diodo e viene definito "anodo".
- Se il lato positivo della fonte di tensione elettrica è connesso all’estremità positiva (anodo) del diodo e il lato negativo della fonte è collegato al catodo del diodo, all’ora quest’ultimo condurrà l’elettricità.
- Se il diodo è al contrario, la corrente viene bloccata (fino al limite).
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2Impara il significato dei simboli schematici del diodo. Questo dispositivo viene indicato, negli schemi elettrici, con il simbolo (—▷|—) che mostra come il diodo stesso deve essere installato. Il simbolo è composto da una freccia che indica una barra verticale oltre la quale continua un segmento orizzontale.
- La freccia indica l’estremità positiva del diodo, mentre la barra verticale ne rappresenta il lato negativo. Puoi immaginare come se la corrente scorresse dal lato positivo verso il negativo e la freccia indicasse la direzione di questo flusso.
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3Cerca una banda più grande. Se sul diodo non è stampato un simbolo schematico, cerca un anello, una fascia o una linea impressa sul corpo del dispositivo. La maggior parte dei diodi ha una grande banda colorata vicino all’estremità negativa (catodo). La banda percorre l’intera circonferenza del diodo.
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4Identifica l’anodo di un LED. Il LED non è altro che un diodo che emette luce e puoi identificarne l’estremità positiva guardandone le due “gambine”. La più lunga è il polo positivo, l’anodo.
- Se queste due punte sono state tagliate, controlla l’involucro esterno del LED. La punta più vicina al bordo piatto è il polo negativo, il catodo.
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Usare un Multimetro
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1Imposta il multimetro sulla funzione "Diodo". In genere viene indicata con il simbolo schematico del diodo (—▷|—). Questa modalità consente al multimetro di inviare la corrente attraverso il diodo rendendo più semplice la verifica.
- Puoi comunque testare il diodo anche senza l’impostazione specifica. In questo caso devi utilizzare la funzione della resistenza (Ω).
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2Collega il multimetro al diodo. Unisci il morsetto positivo a un’estremità del diodo e quello negativo all’altra. Dovresti riuscire a leggere dei valori sul display dello strumento.
- Se hai impostato il multimetro su “Diodo”, potrai leggere il voltaggio, se i morsetti dello strumento sono collegati in maniera coerente con il diodo; in caso contrario, non otterrai alcuna lettura.
- Se il tuo strumento non ha la funzione “Diodo”, allora leggerai una bassa resistenza quando il morsetto positivo è collegato all’anodo del diodo e il morsetto negativo al catodo. Se il collegamento è “scorretto” allora leggerai un valore di resistenza molto alto che a volte viene espresso come "OL" (overload, sovraccarico).
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3Controlla un LED. Questo è un diodo in grado di emettere la luce. Imposta il multimetro con la funzione “Diodo”. Collega il morsetto positivo a una delle “gambette” del LED e quello negativo all’altra. Se il LED si illumina, allora il collegamento è coerente (morsetto positivo sull’anodo e morsetto negativo sul catodo). Se la luce non si accende, i morsetti sono invertiti.Pubblicità