Una rappresentazione teatrale richiede drammaticità e azione allo stato puro. Contrariamente al cinema, in questo caso puoi lavorare unicamente sui personaggi e il linguaggio. Se vuoi raggiungere i livelli di Shakespeare, Ibsen e Arthur Miller, devi sviluppare una storia intensa, caratterizzata da personaggi interessanti e appositamente pensata per una performance teatrale. Con un pizzico di fortuna, vivrai il brivido di vedere la tua opera diretta e interpretata.

Parte 1
Parte 1 di 3:

Sviluppare la Storia

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    Parti dai personaggi. Le opere teatrali sono basate innanzitutto sui personaggi. Dal momento che una rappresentazione di questo tipo implica molti dialoghi, i personaggi devono essere credibili. Per un'opera di qualità, i conflitti interni tra i personaggi vanno elaborati esternamente. In altre parole, essi devono avere problemi da dimostrare attraverso il loro comportamento.
    • Che cosa vuole il tuo personaggio? Che cosa gli impedisce di ottenerlo? Che cosa lo intralcia?
    • Per sviluppare i personaggi, considera degli impieghi interessanti: può essere utile. Quale pensi che sia il lavoro più estenuante del mondo? Quale professione ti ha sempre incuriosito? Che caratteristiche deve avere un individuo per diventare podologo? Perché qualcuno finisce per ricoprire un ruolo professionale del genere?
    • Non preoccuparti del nome o dell'aspetto fisico del personaggio. Per ora, non ti serve a niente sapere che uno dei protagonisti si chiama Raffaello, è alto 190 cm, ha addominali scolpiti e spesso indossa una maglietta. Se necessario ai fini della storia, attieniti a un tratto fisico evidente, magari con una storia dietro. Forse la protagonista ha una cicatrice sul sopracciglio perché è stata morsa da un cane, o non indossa mai le gonne perché ha complessi estetici. Questa descrizione rivela qualcosa sul suo conto e crea profondità.
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    Considera l'ambientazione, ovvero il posto e l'epoca in cui si sviluppa la storia. Per creare una trama, è importante inserire il personaggio principale in una situazione o un posto carico di tensione. Combinare il protagonista e l'ambientazione è anche un buon metodo per sviluppare la personalità e capire il tipo di storia che potrebbe scaturire dal suo ruolo in quell'ambiente. Se ti sembra interessante la professione del podologo, potresti ambientare l'opera in una cittadina di provincia. Per esempio, perché mai qualcuno deciderebbe di diventare podologo in una piccola città? Come si finisce in un certo luogo?
    • Quando sviluppi l'ambientazione, sii il più specifico possibile. "Oggi" non è tanto interessante quanto "Studio del podologo Marco Rossi, zona sud della città, vicino al centro commerciale, Venerdì Santo, 15:15". Più preciso sei, più informazioni avrai su cui lavorare.
    • Considera gli altri personaggi che potrebbero essere presentati dall'ambientazione. Chi lavora alla reception dello studio del podologo? Se è a gestione familiare, forse la figlia. Chi ha un appuntamento di venerdì? Chi è nella sala d'attesa? Perché hanno prenotato?
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    Stabilisci la storia interna, la quale fa riferimento ai conflitti interiori che caratterizzano i personaggi. La storia interna viene in gran parte nascosta nel corso dell'opera, ma per te è importante per farti un'idea mentre la scrivi. Essa guida i personaggi per prendere decisioni nella trama. Più concreta è, più facile sarà definire i personaggi e le relative azioni, perché in pratica tali scelte verranno loro spontanee.
    • Forse il podologo voleva diventare neurochirurgo, ma non ne ha avuto il coraggio. Forse il corso di podologia era meno stancante di altri, quindi quando era studente aveva la possibilità di fare sempre le ore piccole, superando gli esami senza troppi problemi. Forse il podologo è profondamente infelice e insoddisfatto perché non è mai andato via dalla cittadina di provincia.
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    Fai coincidere la storia interna con quella esterna. Le trame di pessima qualità guardano al passato, quelle buone si rivolgono al futuro. Un'opera in cui il podologo parla incessantemente della sua insoddisfazione professionale per poi suicidarsi ingerendo del lucido per scarpe non sarebbe interessante. Invece, inserisci i personaggi in una situazione drammatica che metterà alla prova il loro coraggio e li cambierà, in un modo o in un altro.
    • Se la storia è ambientata durante il Venerdì Santo, forse i genitori pensionati del podologo (che svolgevano la stessa professione) andranno a cena a casa sua perché non potranno vedersi il giorno di Pasqua. Il podologo è religioso? Va in chiesa? Deve tornare a casa e aiutare sua moglie a pulire prima che inizi il weekend? Suo padre gli chiederà di nuovo di controllargli l'alluce valgo? Sarà questa la goccia che farà traboccare il vaso? Che cosa succederà?
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    Comprendi i limiti del palcoscenico. Ricorda: non stai scrivendo un film. Un'opera teatrale sostanzialmente consiste in una serie continua di dialoghi tra le persone. La concentrazione va posta sulla tensione tra i personaggi, il linguaggio e l'evoluzione dei protagonisti in persone credibili. Non è di certo il mezzo più indicato per sparatorie e inseguimenti in macchina.
    • In alternativa, prendi le distanze dal teatro tradizionale e scrivi un'opera che abbia scene impossibili da riprodurre sul palcoscenico: ti permetteranno di esplorare la scrittura stessa, analizzare il metateatro. Se non hai intenzione di mettere effettivamente in scena l'opera, considerala una forma diversa di poesia. Bertolt Brecht, Samuel Beckett e Antonin Artaud sono tutti stati innovatori nell'ambito del teatro sperimentale d'avanguardia. Hanno coinvolto il pubblico nella rappresentazione e incorporato altri elementi assurdi o surreali nelle loro opere.
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    Leggi delle opere teatrali e guarda delle rappresentazioni. Proprio come non proveresti a scrivere un romanzo senza averne mai aperto uno, è preferibile acquisire familiarità con il mondo del teatro contemporaneo. Assisti a opere che hai letto e che ti sono piaciute per scoprirne la trasformazione in scena. David Mamet, Tony Kushner e Polly Stenham sono tutti drammaturghi popolari e acclamati.
    • Se scriverai opere originali, è importante assistere a rappresentazioni teatrali. Pur conoscendo nel dettaglio le opere di Shakespeare e amando il suo lavoro, dovresti addentrarti nel mondo del teatro attuale. Non vivi all'epoca del Bardo, quindi non avrebbe senso scrivere opere come se fossi nato nel 1500.
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Parte 2
Parte 2 di 3:

Scrivere Bozze

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    Scrivi una bozza esplorativa. Certo, pensi che le idee per un'opera intitolata "Pasqua coi podologi" siano innovative e ti permetteranno di vincere un premio. Tuttavia, devi scrivere: questa procedura ti riserverà tante sorprese. Forse ti è venuta in mente l'idea più grandiosa del mondo, ma devi comunque metterla effettivamente per iscritto e accogliere i cambiamenti inaspettati, una volta che la storia avrà preso piede.
    • Nella bozza esplorativa, non preoccuparti della formattazione prevista per un'opera teatrale e delle regole grammaticali. Lascia semplicemente emergere tutte le tue idee. Scrivi finché non avrai un inizio, una parte centrale e una fine, insomma, un'opera completa [1] .
    • Magari nella storia comparirà un nuovo personaggio che cambierà tutto. Lascialo entrare.
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    Fai in modo che l'opera sia il più breve possibile. Un'opera teatrale è letteralmente uno scorcio di vita, non una biografia. Prima o poi ti sentirai tentato di fare un salto di 10 anni nel futuro o lasciare che il protagonista molli l'odiato lavoro di podologo e diventi un attore di successo a New York. Devi però ricordare che una rappresentazione teatrale non è il mezzo giusto per realizzare cambiamenti troppo sconvolgenti nelle esistenze dei personaggi.
    • L'opera potrebbe concludersi con una semplice decisione, oppure il protagonista prende di petto qualcosa con cui non si è mai confrontato prima. Se finisce con un suicidio o un omicidio, ripensa alla conclusione.
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    Vai sempre avanti nel tempo. Nelle prime bozze, probabilmente, scriverai tante scene che vagano senza giungere effettivamente al capolinea. Non c'è problema. A volte è necessario che il protagonista intrattenga un lungo dialogo scomodo con il cognato per scoprire qualcosa di nuovo, e questa epifania ti darà una nuova prospettiva sull'opera. Ottimo! Questo significa che stai scrivendo con profitto, però non implica necessariamente che l'intera conversazione con il cognato sia importante ai fini dell'opera. Inizialmente, scrivere senza una meta ti offre degli spunti, ma poi devi fare i tagli adeguati.
    • Evita di scrivere scene in cui un personaggio è da solo. Se è in bagno e si specchia, non succederà niente sul palco.
    • Evita di fare troppi preamboli. Se i genitori del podologo stanno per arrivare, non ritardare questo momento di 20 pagine. Fallo accadere il prima possibile, per avere più aspetti con cui lavorare. Semplifica la scrittura.
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    Scopri le voci dei personaggi: riveleranno la loro vera natura con il linguaggio. Il modo in cui decidono di esprimersi forse è ancora più importante delle parole in sé e per sé [2] .
    • Quando la figlia del podologo chiede "Cosa c'è che non va?", la risposta spiegherà al pubblico come interpretare il conflitto. Magari può alzare drammaticamente gli occhi al cielo e sospirare dicendo: "Tutto!". Poi, getta all'aria un mucchio di fogli per far ridere la figlia. Il pubblico però sa che, nonostante l'apparente leggerezza, c'è veramente qualcosa che non va. Guarderà questo personaggio con occhi diversi, mentre l'effetto non sarebbe lo stesso se dicesse: "Niente. Torna al lavoro" [3] .
    • Non lasciare che i personaggi urlino il loro tormento interiore ai quattro venti. Un personaggio non griderebbe mai: "Da quando mia moglie mi ha lasciato sono l'ombra di me stesso". Non svelerebbe mai esplicitamente i propri conflitti interiori. Deve mantenere i propri segreti. Sono le azioni che dovrebbero parlare per loro, quindi non obbligarli a dare spiegazioni al pubblico.
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    Correggi. Uno dei mantra degli scrittori? "Uccidi i tuoi cari". Devi criticare aspramente le prime bozze affinché quello che hai scritto inizialmente (che di solito è un vero caos) si trasformi in quell'opera teatrale efficace e realistica a cui tanto aspiri. Taglia le scene fini a se stesse, i personaggi inutili, assicurati che l'opera sia il più serrata e veloce possibile.
    • Rivedi le bozze con una matita e cerchia i momenti che mettono in pausa l'opera. Sottolinea invece quelli che la fanno avanzare. Taglia tutto quello che hai cerchiato. Se finisci con l'eliminare il 90% di quello che hai scritto, non farti troppi problemi. Riempi le parti rimosse con elementi che faranno andare avanti la storia.
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    Scrivi tutte le bozze necessarie. Non esiste un numero univoco. Continua a scrivere finché non sarai sicuro di aver ottenuto un buon risultato. Dovrai ritenerlo soddisfacente per i tuoi parametri e per le aspettative della storia.
    • Salva ogni versione delle bozze, così, se lo vorrai, potrai sentirti libero di correre rischi ed eventualmente tornare a un'idea precedente. I documenti di testo pesano poco. Ne vale la pena.
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Parte 3
Parte 3 di 3:

Formattare l'Opera

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    Suddividi la trama in scene e atti. Un atto è una mini-opera a se stante, composto da diverse scene. In media, un'opera presenta tre-cinque atti. Generalmente, una scena ha un certo numero di personaggi. Se ne viene presentato uno nuovo o un personaggio presente si sposta altrove, questo indica il passaggio a un'altra scena.
    • Un atto è difficile da distinguere. Per esempio, il primo atto della storia del podologo potrebbe finire con l'arrivo dei genitori e la presentazione del conflitto principale. Il secondo atto potrebbe contenere lo sviluppo di questo conflitto, includendo scene nelle quali il podologo litiga con i genitori mentre preparano la cena. Nel terzo atto, il podologo si riconcilia con i genitori, e dà un'occhiata all'alluce valgo del padre. Fine.
    • Più esperienza acquisisci nella scrittura di opere teatrali, più diventerai bravo a pensare in termini di atti e scene mentre realizzerai la prima bozza. Tuttavia non preoccupartene, all'inizio. La formattazione è molto meno importante della coerenza e dell'originalità dell'opera.
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    Includi le indicazioni di scena. Ogni scena dovrebbe iniziare con le indicazioni, che consistono in una breve descrizione delle componenti fisiche del palcoscenico. A seconda della tua storia, possono essere molto elaborate o piuttosto semplici. Ti permettono di stabilire l'estetica finale dell'opera. Se nel primo atto è importante inserire una pistola appesa al muro, indicalo.
    • Inoltre, includi nei dialoghi le indicazioni per i personaggi. Gli attori si prenderanno la libertà di interpretarli come meglio credono e si muoveranno in base alle loro idee e alle decisioni del regista. Tuttavia, inserire nel dialogo la descrizione di movimenti fisici particolarmente importanti (secondo te) può essere utile. Per esempio, un bacio probabilmente va indicato, ma non dilungarti. Non devi descrivere ogni singolo movimento fisico di ciascun personaggio, perché gli attori ignoreranno comunque queste indicazioni.
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    Etichetta le battute di ogni personaggio. In un'opera teatrale, le battute di ciascun personaggio vengono indicate con il suo nome in maiuscolo, con una tabulazione di almeno 10 cm. Alcuni drammaturghi centrano i dialoghi, la scelta sta a te. Non devi usare virgolette o altri simboli distintivi, basta dividere le battute indicando i personaggi a cui spettano.
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    Includi una parte introduttiva. Essa presenta il prologo che vorresti inserire nell'opera, una lista dei personaggi con breve descrizione annessa, gli eventuali appunti in merito all'organizzazione del palco o altre linee guida per la regia, un breve sommario o scaletta dell'opera (se stai pensando di inviarla a un concorso teatrale) [4] .
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Consigli

  • Non definire i personaggi prima di scrivere l'opera. Mentre la scrivi, saprai come e quando inserirli nella storia e capirai che cosa dovrebbero fare.
  • Tra le scene, calcola del tempo per cambiare la scenografia e consentire agli attori di entrare in scena.
  • Non preoccuparti dei nomi. Puoi sempre cambiarli in un secondo momento.
  • Se l'opera non è comica, elimina le parti divertenti, altrimenti rischi di confondere o offendere il pubblico. Se è una commedia, hai molta più scelta in merito ai dialoghi. Tuttavia, non esagerare (per esempio, evita battute razziste, sessiste, parolacce dette da bambini; al massimo, possono funzionare al cinema. A volte puoi usare battute religiose, ma qualcuno le può prendere sul serio).
  • Puoi aggiungere delle scene in cui i personaggi camminano tra il pubblico per un qualche motivo. Questo espediente viene usato soprattutto per i musical. Se devi includerlo, non esagerare.
  • Sii creativo.
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Categorie: Scrittura
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