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Un corpo illuminante a lampade fluorescenti contiene una o più lampade, portalampada e ballast, oltre ai cablaggi tra le varie parti. Alcuni tipi più vecchi hanno anche il cosiddetto “starter”. Il ballast è un dispositivo che ha lo scopo di accendere la lampada e regolare il flusso della corrente elettrica che l'attraversa. In caso di guasto, il ballast va sostituito. Questo articolo spiega come sostituire il ballast con uno nuovo, certificato e compatibile. Leggi l'articolo fino in fondo, compresa la sezione delle avvertenze, prima di metterti all'opera.
Passaggi
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1Prima di cimentarti nella sostituzione del ballast, verifica se il malfunzionamento sia effettivamente causato da un ballast difettoso. Per prima cosa, prova a sostituire la lampada con una sicuramente funzionante. Quando una lampada (o tubo) appare annerita a una o ad entrambe le estremità, di solito è guasta, ma l'unico modo per accertarsene consiste nel sostituirla con una funzionante. Ricorda che le lampade fluorescenti raramente si guastano all'improvviso: generalmente decadono in modo progressivo. Se tutti i tubi fluorescenti di uno stesso corpo illuminante smettono di funzionare nello stesso momento, probabilmente il problema non risiede nei tubi.Se la sostituzione dei tubi non risolve il problema, e se il corpo illuminante ha uno o più ”starter” (di solito si trova in impianti piuttosto datati), prova a sostituire lo starter. Ogni lampada o tubo ha il suo starter. Lo starter è un componente di dimensioni ridotte (tipicamente 20 mm di diametro per 30 mm di lunghezza), inserito nel circuito tramite un apposito connettore che solitamente si trova a un'estremità del corpo illuminante oppure dietro una lampada. Gli starter sono molto economici (puoi trovarne anche a meno di 0,5€). Non è facile stabilire se uno starter è guasto per mezzo della sola ispezione visiva. Per essere sicuro che l'origine del malfunzionamento derivi da uno starter guasto, prova a sostituirlo con uno nuovo o uno sicuramente “buono”. Se la sostituzione dei tubi e degli starter non risolve il problema, la causa più probabile è il guasto del ballast.
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2Rimuovi le lampade e mettile da parte in un posto sicuro.
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3Togli tensione all'impianto aprendo l'interruttore locale e anche l'interruttore principale, che si trova nel quadro di controllo. Se non sei sicuro di quale interruttore controlla la sezione dell'impianto in cui si trova la tua lampada, per sicurezza togli completamente la corrente a tutta la casa aprendo tutti gli interruttori del quadro. Ruota di novanta gradi le alette di fissaggio che si trovano in prossimità del centro del corpo illuminante. Dovrebbero venir via da sole. Rimuovile e mettile da parte. Fai lo stesso all'altra estremità.
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4Prima di tagliare dei cavi di collegamento, verifica che i due cavi di alimentazione, la fase e il neutro, non siano in tensione rispetto alla terra (così dovrebbe essere, visto che hai interrotto il circuito elettrico a monte, ma è meglio essere sicuri). La presenza di tensione può essere verificata con un semplice voltmetro o altro strumento indicatore. Considera anche il metodo alternativo al taglio dei fili descritto al passaggio 11. Individua il ballast e segui i fili fino ai morsetti di collegamento (solitamente dovrebbero collegare tra loro fili dello stesso colore: blu con blu ecc.). Se non ci sono morsetti devi tagliare i fili a circa 30 cm dal centro del corpo illuminante da entrambe le parti. Continua questa operazione finché tutti i fili saranno tagliati o scollegati dai morsetti.
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5Svita il dado che fissa il ballast al corpo illuminante, tenendolo fermo con l'altra mano. È opportuno usare una chiave di quelle apposite per bulloni e dadi, oppure una chiave a tubo. Rimuovi il ballast abbassando il lato tenuto fermo dal dado, e facendolo scivolare via in quella direzione.
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6Porta con te il ballast al negozio di materiale elettrico per acquistare un ricambio equivalente. Prendi nota del numero di tubi nel corpo illuminante con le loro caratteristiche: potenza, lunghezza, tipo (T8, T12, T5 ecc.). Osserva anche che in un corpo illuminante da quattro tubi potrebbero esserci due ballast, uno per una coppia di tubi e uno per l'altra.
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7Installa il ballast di ricambio invertendo la sequenza delle operazioni del passo 5. Assicurati di ripristinare correttamente i collegamenti elettrici: cavo blu con blu, rosso con rosso, verde/giallo con verde/giallo.
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8Se hai deciso di tagliare i fili, tagliali a una lunghezza tale che si possano sovrapporre a quelli rimasti nel corpo illuminante per circa 15 cm.
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9Spela l'estremità di tutti gli 8 fili; rimuovi l'isolante in modo che resti scoperto un tratto di conduttore lungo circa 12 mm.
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10Usa un mammut o un altro tipo di morsetto per cavi elettrici e collega i fili del ballast con quelli del corpo illuminante rispettando la corrispondenza dei colori. Se vuoi evitare di tagliare e giuntare i fili, esiste un metodo alternativo: estrarre i fili originali dal portalampada, e poi connettere al loro posto quelli uscenti dal ballast. Per estrarre i fili esistenti, toglili ruotandoli e tirando con delicatezza. Fai ruotare i fili un po' avanti e indietro, come quando usi un cacciavite; basta poco ma è indispensabile, altrimenti difficilmente i fili verranno via. Man mano che li togli, prendi nota del colore dei fili che estrai e della loro posizione. Per collegare il nuovo ballast, infila semplicemente ciascun filo nel foro da cui hai estratto quello vecchio e tira leggermente il filo per fissarlo in posizione (è lo stesso metodo usato in fabbrica).
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11Ripeti all'indietro il passo 3. Accertati che le alette di fissaggio siano ben inserite nel corpo illuminante.
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12Rimetti le (nuove) lampade.
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13Accendi la luce.Pubblicità
Consigli
- Questa è un'ottima occasione per dare una pulita al corpo illuminante.
- Se compri un ballast di nuovo tipo, avrai due fili blu e due fili marrone. Ma probabilmente nel tuo corpo illuminante da un solo tubo del portalampada uscirà un solo filo marrone. L'altro filo è il neutro (blu). Taglia via dal portalampada il filo blu. I due fili marrone vanno dal ballast al portalampada che si trova a un estremo del tubo e i due fili blu all'altra estremità. Il filo di fase del 220V (marrone) e il neutro (blu) vanno SOLO al ballast elettronico. Se colleghi uno dei fili marrone a un neutro (blu) danneggerai irrimediabilmente il ballast.
- A volte una lampada non si accende completamente. Le cause dell'accensione parziale possono essere, nell'ordine: la temperatura ambiente o la lampada stessa è troppo fredda, la lampada o lo starter sono difettosi, i collegamenti del ballast dal lato del 220 sono invertiti tra loro, i portalampada sono difettosi, il ballast è guasto. Certi tipi di corpi illuminanti possono aver bisogno di una corretta messa a terra.
- La lampada può richiedere più di un minuto per accendersi completamente.
Avvertenze
- Quando effettui qualunque intervento sull'impianto elettrico devi: calzare scarpe con la suola isolante, stare in piedi su un pezzo di legno oppure usare una scala di legno. Mentre lavori devi evitare di toccare superficie conduttive o sporgerti verso di esse. Se non sei certo che l'impianto sia in tensione, devi lavorare con una mano sola, tenendo l'altra in tasca. Usa un voltmetro o preferibilmente un indicatore di tensione per verificare la presenza o assenza di tensione verso terra per tutti i fili (di qualunque colore) presenti nell'impianto o circuito.
- Nell'acquistare il ballast di ricambio scegline uno che abbia lo stesso numero di parte di quello vecchio, oppure uno equivalente sulla base di parametri come il “tipo” (tecnologia eletronica o elettromagnetica), la tensione d'ingresso, numero e tipo di lampade, potenza e, se lo desideri, silenziosità. In aggiunta sia i ballast elettromagnetici che quelli elettronici sono disponbili in versioni “ad accensione rapida” (o “controllata”) o “ad accensione istantanea”. La scelta può essere guidata dal tipo d'impiego del corpo illuminante: per esempio, se la luce di solito resta accesa per 10 o più ore di seguito scegli l'accensione istantanea perché è un po' più efficiente ma se la luce viene accesa e spenta frequentemente allora è meglio usare l'accensione controllata per una maggiore durata delle lampade e del ballast.
- Se sostituisci un nuovo ballast elettronico a un vecchio modello elettromagnetico, può darsi che il nuovo ballast richieda l'uso delle nuove lampade ad alta efficienza energetica, e la possibile sostituzione del portalampada con uno adatto ai contatti delle nuove lampade. I vecchi portalampada possono non essere compatibili con le nuove lampade, e d'altra parte il nuovo ballast potrebbe non essere in grado di pilotare lampade di vecchio modello. Visto l'impegno in termini di tempo e denaro richiesto da una simile operazione, può essere consigliabile installare al posto del ballast difettoso uno della medesima tecnologia, oppure sostituire in blocco l'intero corpo illuminante.
- Se scegli la strada del cambio di tecnologia, è opportuno che tu sia in grado di interpretare correttamente uno schema elettrico. Lo schema di collegamento di un ballast elettronico è diverso da quello dei vecchi ballast elettromagnetici e va seguito fedelmente. Verifica il tipo di lampada supportato dal ballast (molto probabilmente si tratterà del tipo T-8) e procurati i portalampada corretti. Se devi aggiungere dei tratti di collegamento tra il ballast e i portalampada assicurati di usare cavi elettrici della stessa sezione e con lo stesso tipo di isolante dei fili uscenti dal ballast, per evitare il possibile surriscaldamento e conseguente rischio d'incendio. Eventuali morsetti di collegamento devono essere scelti tenendo conto della sezione e del numero di cavi da connettere tra loro.
- Ricicla correttamente le lampade fluorescenti esaurite. Tutte le lampade fluorescenti contengono mercurio (anche i cosiddetti tipi marcati come “ecologici”). Maneggiali con cura per evitare che si rompano.
- Un corpo illuminante con lampade fluorescenti non deve mai entrare in contatto con materiali combustibili, a causa del calore generato dal ballast. Lascia una distanza di sicurezza di almeno 25 mm tra il corpo illuminante ed eventuali materiali combustibili per ridurre il rischio d'incendio.