Il disturbo post-traumatico da stress (DPTS) è un complesso disturbo d'ansia che si instaura a seguito di un forte trauma legato a eventi bellici, stupro, sequestro di persona, aggressione, disastri naturali, incidenti d'auto o aereo, attacchi terroristici, morte improvvisa di una persona cara, abuso sessuale o fisico, gravi atti di bullismo, minacce di morte e abbandono durante l'infanzia. I sintomi del DPTS possono manifestarsi all'improvviso, gradualmente o andare e venire nel corso del tempo. Questo disturbo non riguarda soltanto l'individuo che ne è affetto, ma colpisce anche le persone care coinvolte nella sua vita. Se vivi con qualcuno che soffre di DPTS, è importante riconoscere come questa patologia di carattere psicologico possa influenzare la vita in casa, imparare a gestire i sintomi che possono manifestarsi e aiutare la persona amata in tutti i modi possibili.

Metodo 1
Metodo 1 di 4:

Gestire i Sintomi Manifestati dalla Persona Amata

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    Informati sui sintomi più comuni del DPTS. Poiché i sintomi del DPTS cambiano in relazione a ciò che sente e a come agisce il soggetto che ha vissuto un evento traumatico, il disturbo può cambiare radicalmente la vita della famiglia e influenzarne tutti i membri. Il trauma provoca sintomi che possono rendere più difficile il rapporto con gli altri e causare distacco emotivo. Per vivere con qualcuno che affronta un DPTS, è meglio informarsi sui sintomi. Esistono diversi modi per aiutare la persona amata, che prendono in considerazione alcuni aspetti importanti nella gestione del disturbo.
    • Alcuni dei sintomi principali del DPTS comprendono il continuo rivivere l'evento traumatico, l'evitamento degli stimoli associati al trauma e un aumento dell'ansia e dell'eccitazione emotiva. Altri sintomi includono rabbia e irritabilità, senso di colpa o autoaccusa, abuso di sostanze stupefacenti, sentimenti di tradimento, depressione e disperazione, pensieri e sentimenti suicidi, senso di alienazione e solitudine, dolori fisici.
    Consiglio dell'Esperto
    Elvina Lui, MFT

    Elvina Lui, MFT

    Consulente Coniugale e Familiare
    Elvina Lui è una Consulente Coniugale e Familiare Registrata specializzata in counseling relazionale. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Counseling al Western Seminary nel 2007 e lavora come Consulente Coniugale e Familiare certificata da più di 7 anni.
    Elvina Lui, MFT
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    Consulente Coniugale e Familiare

    Sappi che il DPTS è altamente curabile. Elvina Lui, consulente coniugale e familiare, spiega: "Esistono diverse opzioni di trattamento notoriamente efficaci, dai gruppi di supporto alla terapia individuale, dai farmaci all'ipnosi. Ad alcune persone non piace l'idea di assumere farmaci o di essere ipnotizzate, motivo per cui sottolineo che esiste una vasta gamma di opzioni terapeutiche. Le terapie individuali più comuni sono quella cognitivo-comportamentale e l'EMDR (Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari). Se desideri sapere di più sui diversi tipi di trattamento, puoi fare qualche ricerca e consultare degli specialisti."

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    Dai alla persona amata il tuo sostegno durante i flashback. Rivivere l'evento può far affiorare ricordi invasivi e sconvolgenti riguardo all'avvenimento vissuto. Può anche includere flashback durante i quali al soggetto sembra di ripiombare nel trauma o esserne testimone come se stesse accadendo davanti ai suoi occhi. Quando la persona amata rivive l'evento traumatico, dalle spazio e falla sentire protetta.
    • Non farle troppe domande. Basta restare nelle vicinanze, nel caso in cui abbia bisogno di te, e dalle tutto ciò di cui necessita quando il flashback è finito. Gli individui affetti da DPTS spesso hanno difficoltà a parlare dell'evento traumatico, perciò dai sostegno alla persona amata senza essere troppo invadente.
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    Aiutala ad affrontare il flashback mediante tecniche di rilassamento. Una persona affetta da DPTS può anche rivivere l'evento avvertendo un intenso disagio dopo aver rievocato il trauma. Tale disagio può portare a reazioni fisiche (ovvero batticuore, respiro accelerato, nausea, tensione muscolare e sudorazione). È possibile alleviare i sintomi di questo genere utilizzando tecniche di rilassamento.
    • Una potente tecnica di rilassamento a cui può ricorrere è costituita dagli esercizi di respirazione profonda. Fai in modo che la persona inspiri per quattro secondi, trattenga il respiro per quattro secondi e, poi, espiri lentamente nel corso di quattro secondi. Chiedile di ripetere l'esercizio finché non si calma.
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    Fai sentire la persona amata protetta all'interno del vostro rapporto. In seguito a un'esperienza traumatica, l'individuo può avere difficoltà a sentirsi al sicuro, anche in casa propria. Anche se probabilmente la rassicurerai del fatto che non le accadrà più nulla di male, è bene dimostrare di starle accanto per proteggerla e che sei pienamente impegnato nella vostra relazione. Ecco qualche modo per farlo sentire al sicuro:
    • Discutere con lei dei progetti futuri per aiutarla a ricordare che ha di fronte un orizzonte ampio e privo di limiti.
    • Mantenere le promesse. Se sei affidabile, aiuterai la persona amata a riconquistare la fiducia nelle persone.
    • Creare una routine a cui attenervi entrambi. Le abitudini possono dare una parvenza di controllo nella vita.
    • Dirle che credi nel suo recupero.
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    Cerca di capire il motivo per cui la persona amata è assente. I sentimenti di distacco ed estraneità sono due tra i principali sintomi di DPTS. Questi sintomi possono portare a una perdita di interesse verso i propri interessi, un allontanamento dagli altri e una marcata riduzione della capacità di provare emozioni. Tutte queste cose possono essere molto difficili da accettare per chi vive con una persona affetta da DPTS. Ricordati che il distacco non è causato da una mancanza di interesse, ma dal dolore che l'altra persona sente.[1]
    • Perdonala quando si rifiuta di partecipare agli incontri di famiglia, ma non smettere di invitarla. Sii perseverante.
    • Fai sapere alla persona amata che quanto sta vivendo non è un problema. Anche se il fatto che non partecipi alle attività a cui viene invitata potrebbe ferirti, è necessario farle sapere che capisci perché si sente in questo modo e che l'accetti per quello che è.
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    Opponiti ai suoi pensieri distorti. Chi è affetto da DPTS può nutrire pensieri negativi su se stesso o sulla sua situazione. Non cessare di opporti ai pensieri negativi che formula riguardo a se stessa o al suo futuro. Mantieni un tono delicato ed esprimi amore e ottimismo, senza condannare l'altra persona.
    • Ad esempio, se le sembra che l'esperienza traumatica sia colpa sua, rassicurala con calma dicendo che non è dipeso da lei. Ricordale che è inutile essere duri con se stessi.
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    Aiutala ad addormentarsi la notte. Le persone affette da DPTS possono avere difficoltà ad addormentarsi la sera. Anche se è impossibile controllare i pensieri che le passano per la testa, puoi crearle un ambiente per avere un sano riposo.
    • Falle provare le tecniche di rilassamento prima di andare a letto, che possono includere esercizi di respirazione profonda.
    • Imposta la temperatura a un livello adeguato. Una temperatura più fredda può indurre a dormire. Stabilisci insieme con la persona di cui ti stai prendendo cura la temperatura più opportuna per invogliare il sonno. In genere è tra i 18 e i 22° C.
    • Fai in modo che spenga tutti i dispositivi elettronici almeno un'ora prima di andare a letto.
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    Aiuta chi ami a gestire l'irritabilità e la rabbia. Il DPTS può ingenerare nelle persone livelli di irritabilità mai avvertiti prima dell'evento traumatico. Anche se è molto probabile che la persona amata andrà in terapia per imparare a gestire i sentimenti di rabbia, esistono anche altri modi per aiutare chi ne ha bisogno a controllare la propria irritabilità.
    • Aiuta la persona di cui ti prendi cura a prendere le distanze da una situazione che la sconvolge prima di reagire. Quando vedi che la persona amata è in preda all'ira, prendila da parte e dille di fare una passeggiata o di cambiare stanza per fare qualche respiro profondo.
    • Aiutala a tenere un diario in cui scrivere i pensieri e le emozioni che l'attraversano (soprattutto quelli caratterizzati da rabbia). Il diario può aiutarla a esprimere quello che sente senza la necessità di parlare con qualcuno di ciò che sta vivendo. Buttando sulla carta ciò che sente, potrà a ridurre la sensazione di irritabilità quando interagisce con gli altri.
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    Cerca di evitare le cose che potrebbero allarmare la persona amata. Il DPTS rischia di provocare nell'individuo un forte nervosismo e un'iper-vigilanza. Cerca di evitare che si inneschi questo meccanismo, in quanto potrebbe provocare inavvertitamente un flashback. Per esempio, evita movimenti bruschi quando sei vicino a lei.
    • Annunciati quando stai entrando in casa oppure chiamala quando è ritornata, in modo che sappia che anche tu sei a casa.
    • Falle sapere quando stai per fare qualcosa che potrebbe causare un forte rumore, come usare il frullatore o mettere un chiodo nel muro.
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    Sii sicuro di dare spazio a chi stai aiutando. Hai a che fare con una persona che sta affrontando molte cose e che riesce o non riesce a parlare di ciò che ha passato. Pertanto, devi essere tollerante nei confronti dei suoi bisogni durante questo periodo. Non spingerla a parlare di quello che sta attraversando. Basta starle accanto se sente la necessità di parlare.
    • Preparati al fatto che la persona affetta DPTS voglia stare per conto suo un giorno, ma essere aiutata quello successivo. Dalle ciò di cui ha bisogno.
    • Offri il tuo sostegno in altri piccoli modi. Si tratta di gesti quali andare insieme in un luogo che le piace, preparare la sua cena preferita o semplicemente trascorrere un po' di tempo in tranquillità con lei.
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Metodo 2
Metodo 2 di 4:

Incoraggiare la Persona Amata a Cercare un Aiuto

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    Discuti con chi ti stai prendendo cura dei benefici che riceverà dalle cure. Per guarire da un DPTS, è molto importante cercare aiuto presso un professionista della salute mentale (psichiatra o psicologo). È preferibile fare terapia non appena il DPTS compare, in quanto le cure tempestive possono incidere su un recupero più rapido.
    • Chi è affetto da DPTS può anche cercare un aiuto presso un centro o una clinica di assistenza pubblica.
    • Se non ricorre all'aiuto di un professionista, i sintomi rischiano di protrarsi a lungo e sarà più difficile modificare i comportamenti e, quindi, guarire.
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    Raccogli informazioni sul trattamento più adatto alla persona di cui ti stai occupando. Se accetta di andare in terapia, rendile più facile la scelta dello psicoterapeuta presentandole le informazioni che hai raccolto.
    • Puoi anche fissare un appuntamento una volta che avrà determinato con quale psicoterapeuta preferirebbe parlare.
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    Rivolgiti a un consulente per chiedere aiuto se la persona amata si rifiuta di andare in terapia. Se chi stai aiutando rifiuta di curarsi, recati da un consulente e discuti delle difficoltà che probabilmente dovrai affrontare quando hai a che fare con una persona affetta da DPTS. Il consulente sarà in grado di darti alcuni consigli su come gestire i sintomi manifestati dalla persona amata e il suo rifiuto di essere aiutata.
    • Informa l'altra persona che sei andato da uno psicoterapeuta. Dicendoglielo, mostrerai che è una cosa normale andare da un consulente psicologico e avrai maggiori probabilità che l'altra parte si senta a suo agio nel cercare un aiuto.
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    Fai sapere alla persona amata che sei disposto a partecipare a una terapia familiare. Se la persona che stai aiutando sta avendo difficoltà ad accettare la necessità di andare in terapia, dille che andrai in terapia con lei. È possibile seguire una terapia familiare per aiutare una persona affetta da DPTS in diverse strutture cliniche.
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Metodo 3
Metodo 3 di 4:

Prenditi Cura di Te Stesso

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    Trova il tempo per prenderti cura di te. Anche se quasi certamente sarai impegnato a occuparti della persona amata, è molto importante non trascurarsi. Se pensi costantemente a come aiutare chi ti sta a fianco, sicuramente ti stancherai. Quando sei stanco, è molto probabile perdere la pazienza e peggiorare le cose. Pertanto, assicurati ogni giorno di mettere da parte un po' di tempo per rilassarti e ricaricarti.
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    Trascorri del tempo con altre persone. Anche se stai sostenendo la persona amata, è anche importante parlare con altri che possono aiutarti in questo momento difficile. Parla di quello che stanno attraversando con persone di fiducia, come altri membri della famiglia o amici.
    • Basta esprimere ciò senti per rendere la situazione più gestibile.
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    Unisciti a un gruppo di sostegno. Oltre a parlare con familiari e amici, può anche essere utile confidarsi con persone che non sono coinvolte nella tua situazione, ma che hanno attraversato i tuoi stessi problemi. I gruppi di sostegno costituiscono un ottimo strumento per condividere le esperienze e imparare da chi può darti qualche spunto per migliorare la tua situazione.[2]
    • Per trovare un gruppo di sostegno, fai una ricerca su Internet sui gruppi di sostegno per famiglie che hanno persone affette da DPTS, presenti nelle tue vicinanze. Puoi anche informarti presso qualche comunità o chiedere a uno psicoterapeuta dove trovare un gruppo di sostegno.
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    Trova il tempo per prenderti cura di te. I membri della famiglia spesso si dedicano totalmente a coloro di cui si prendono cura e nel frattempo trascurano i propri bisogni. Presta attenzione a te stesso. Segui una buona alimentazione, fai attività fisica e dormi a sufficienza. Trova il tempo per fare le cose che ti fanno stare bene e che ti mantengono in buona salute.
    • Trova il tempo per fare ciò che ami ogni giorno. Che si tratti di vedere un film, leggere un libro, fare un'escursione o soltanto rilassarsi facendo un bagno, metti da parte un po' di tempo per fare ciò che ti rende felice ogni giorno.
    • Prova a fare yoga o meditazione. Entrambi possono aiutarti a restare focalizzato su te stesso e a rigenerarti.
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    Cerca di mantenere il ritmo della quotidianità familiare. Nella routine familiare è incluso stare insieme a tavola a ora di cena, organizzare qualche gioco la sera tutti insieme o una piacevole gita. Conservare le tradizioni di famiglia può aiutare sia la persona affetta da DPTS che il resto della famiglia a vivere in una parvenza di normalità.
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    Prendi un appuntamento per te da uno psicoterapeuta. Se ti sembra di avere problemi nella tua situazione, non esitare a cercare un aiuto professionale. Parlando con uno psicoterapeuta, potrai elaborare una strategia per gestire la persona affetta da DPTS e trovare un modo per restare felice e sano.
    • Puoi anche chiamare direttamente le varie strutture e gli istituti che si occupano di questo particolare disturbo o scrivere un messaggio tramite i siti web per ricevere una risposta in pochi giorni.
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Metodo 4
Metodo 4 di 4:

Capire Come il DPTS Colpisce la Famiglia

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    Capisci in che modo il DPTS non riguarda soltanto la persona affetta da questa patologia di carattere psicologico. La famiglia può avere diverse reazioni di fronte a una persona cara che soffre di DPTS. Può essere difficile gestire una persona che costantemente respinge gli altri o rivive l'evento traumatico. Questi sintomi possono dare luogo a diverse reazioni in famiglia e in altre persone care.
    • Tieni presente che queste reazioni sono normali e che può essere molto difficile vivere con una persona affetta di DPTS.
    • Le reazioni sono descritte nei seguenti passaggi.
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    Cerca di non essere indulgente. Le persone provano dolore nel sapere che una persona cara ha vissuto un'esperienza terrificante e che ne porta le conseguenze attraverso la manifestazione del DPTS. Tuttavia, troppa indulgenza può essere una cattiva cosa perché induce la famiglia a "viziare" chi ha subito il trauma. Pertanto, si rischia di trasmettere il messaggio che chi ha sofferto un'esperienza traumatica non è in grado di andare avanti.
    • Ad esempio, se non ti aspetti che la persona amata torni al lavoro dopo un evento traumatico, quest'ultima potrà perdere fiducia nelle sue capacità di recupero.
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    Preparati ad affrontare eventuali insorgere di conflitti. Poiché l'irritabilità è uno dei sintomi di base del DPTS spesso, i conflitti sono inevitabili. L'irritabilità e la facilità con cui si arriva a difendersi o a combattere, invece di astenersi, potrebbe provocare uno scoppio d'ira nei confronti dei membri della famiglia e di altre persone.
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    Cerca di non sentirti offeso dal distacco che mostra la persona amata. Dopo un'esperienza traumatica, molte persone affette da DPTS si allontanano dai loro cari quando devono affrontare quanto è successo. Può essere molto difficile per te e gli altri membri della famiglia, ma cerca di dare spazio all'altra persona.
    • Ricorda che non si allontana con l'intenzione di ferirti, ma perché deve affrontare quello che le è successo.
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    Cerca di scacciare il senso di vergogna o di colpa. Per varie ragioni i membri della famiglia si sentono in colpa o provano vergogna in seguito a un evento traumatico. Il senso di colpa può manifestarsi perché sentono la responsabilità di prendersi cura della persona amata. Il senso di vergogna, invece, può derivare dal fatto che sentono di non riuscire a gestire la situazione. Ricorda che non è facile avere a che fare con una persona affetta da DPTS, pur facendo tutto il possibile per aiutarla.
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    Renditi conto che è normale avere sentimenti negativi nei confronti di una persona cara affetta da DPTS. Possono spaziare tra rabbia e risentimento verso chi ha subito un trauma o nei confronti di chi ha sconvolto la sua vita.
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Consigli

  • Cerca di mantenere un atteggiamento positivo, ma sii onesto con la persona di cui ti stai prendendo cura. Se fa qualcosa che ti sconvolge, falle sapere quanto ti ferisce e che la perdoni.
  • Tieni presente che è possibile guarire, ma capisci anche che il DPTS può essere una patologia con cui si può avere a che fare per tutta la vita.
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Avvertenze

  • Se la persona cara diventa violenta in conseguenza di un flashback o di uno sbalzo d'umore, tieniti lontano dal pericolo di farti male. Anche se è importante sostenerla, la violenza non è mai accettabile.
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Riferimenti

  1. Lyons, M. A. (2001), Living with post-traumatic stress disorder: the wives’/female partners’ perspective. Journal of Advanced Nursing, 34: 69–77. doi: 10.1046/j.1365-2648.2001.3411732.x
  2. Lyons, M. A. (2001), Living with post-traumatic stress disorder: the wives’/female partners’ perspective. Journal of Advanced Nursing, 34: 69–77. doi: 10.1046/j.1365-2648.2001.3411732.x

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Categorie: Stress, Ansia
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