I fichi d'India sono stati uno degli alimenti base della dieta messicana e del centro america per migliaia di anni. Ora anche in altre parti del mondo, tra cui l'Europa, questo frutto si sta guadagnando una buona popolarità. Il fico d'India ha molte qualità ed è amato per le sue caratteristiche esotiche, ricercate e sane. Le parti edibili del cactus sono tre: le foglie, dette anche pale, che possono essere trattate come una qualsiasi verdura, i petali dei fiori che possono essere aggiunti ad un'insalata ed i frutti, che possono essere facilmente paragonati alla frutta più classica. Crescono spontanei e selvaggi in molte aree del mondo, e del Mediterraneo, e vengono anche coltivati e, proprio per questo motivo, possono essere facilmente reperibili in molti supermercati.

Ingredienti

  • Pale (foglie carnose del cactus)
  • Fichi d'India (frutti del cactus)
  • Pepe, sale e altre spezie
Metodo 1
Metodo 1 di 2:

Pale

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    Compra o vai alla ricerca di qualche foglia di cactus. Prima di farlo leggi con attenzione la sezione Avvertenze e ricorda che sono rivestite di spine.
    • Scegli delle pale dal colore brillante e dalla consistenza soda.
    • Le piccole e giovani pale raccolte in primavera sembrano essere le più succulente e delicate, inoltre le loro spine sono in numero minore. Più le foglie sono spesse più sono vecchie. Le pale vecchie tendono ad essere fibrose e la loro linfa ha una consistenza piuttosto densa, che può non piacere a tutti. Lascia quindi le foglie più grandi agli animali che se ne nutrono abitualmente e che ne fanno spesso l'unica fonte di sostentamento in alcune stagioni. Le pale più tenere possono essere vendute come baby pale.
    • Se hai deciso di raccogliere le foglie di cactus in autonomia indossa dei guanti molto robusti. Spezza o taglia le pale dal gambo per ridurre lo stress apportato sia alla pianta sia alla foglia che hai rimosso. Questo accorgimento manterrà la pianta in salute anche per le prossime raccolte.
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    Rimuovi le spine dalla pala usando un pela verdure o un coltellino. Non toglierti i guanti fino a quando non avrai lavato e pelato le foglie e non avrai gettato tutti gli scarti. Non solo le foglie di cactus hanno delle grosse spine ben visibili, ne hanno anche moltissime molto fini e difficilmente individuabili ad occhio nudo. Spesso sono proprio queste ultime, chiamate glochidi, ad essere le più irritanti e le più difficili da eliminare. In alternativa puoi rimuovere sia le spine che i glochidi bruciandole con una piccola fiamma, come ad esempio quella del fornello. Leggi la sezione Avvertenze.
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    Lava la pala sotto l'acqua fredda. Elimina ogni macchia o ammaccatura.
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    Taglia o affetta le pale (pulisci la lama del coltello dopo ogni taglio perché potrebbero esserci attaccate delle piccole spine) oppure lasciale intere, decidi in base all'uso che devi farne.
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    Cuocile. Puoi bollirle o grigliarle, magari abbinandole ad altri ingredienti per creare un piatto sano ed unico.
    • Se decidi di bollirle potresti avere la necessità di scolarle e bollirle più volte, molto dipende dallo spessore delle pale. Più le foglie sono spesse più la linfa sarà densa.
    • Bollirle con una moneta di rame è un rimedio comune per assottigliare la linfa e per rendere la cena più gradevole, soprattutto se qualcuno dei tuoi invitati non è abituato a questo piatto.
    • Normalmente le pale bollite vengono scolate, lavate sotto l'acqua fredda e servite in insalata con pomodori, cipolla, coriandolo e jalapeños. Condiscile con aceto, sale e succo di lime.
    • Se hai scelto di grigliare le tue pale cospargile con una generosa dose di sale, pepe e spezie a tua scelta. Saranno pronte quando diventano tenere e leggermente dorate.
    • Le pale grigliate, e affettate, possono essere condite con succo di lime ed olio e possono essere accompagnate con dei funghi grigliati.
    • Puoi aggiungere le pale cotte ad una zuppa , ad un'insalata o ad un'omelette. In alternativa puoi metterle sottaceto o mangiarle da sole.
    • Le pale in salsa verde sono un piatto tradizionale messicano in cui le foglie vengono tagliate a strisce e bollite. Una volta cotte vengono fatte saltare in una salsa tradizionale a base di "tomatillos" (da non confondere con i pomodori verdi, i tomatillos sono racchiusi in un involucro di consistenza cartacea), cipolla, aglio, coriandolo e peperoncini (frulla gli ingredienti e poi mettili sul fuoco per una lenta cottura). Normalmente questa ricetta viene servita in una morbida tortilla, in un taco o con dei nachos.
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Metodo 2
Metodo 2 di 2:

Fichi d'India

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    Compra o raccogli dei fichi d'India.
    • Esistono differenti varietà di frutti, ma quelli dalla buccia di color rosso/arancio o violacei e dalla polpa viola scuro sono considerati i più dolci.
    • Spesso i fichi acquistati al supermercato sono già stati privati delle spine e possono essere toccati a mani nude. I fichi d'India appena raccolti, invece, sono ricoperti di glochidi che ti faranno impazzire nel caso venissero a contatto con la tua pelle. Solo per essere certo usa i guanti o almeno un sacchetto di plastica.
    • Se sei alla ricerca di fichi d'India ricorda che, sebbene tutti siano edibili, solo alcuni di loro saranno alla giusta maturazione e avranno la dolcezza ed il sapore che cerchi. Raccoglili quando sono di un bel viola brillante e vivace e poco prima che inizino a raggrinzire.
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    Rimuovi le spine.
    • Metti i fichi in un colino in plastica, 5 o 6 alla volta, e lasciali sotto l'acqua corrente. Muovili sotto l'acqua per 3 o 4 minuti facendo attenzione a non rovinarli. A questo punto tutte le sottili spine saranno state rimosse e potrai prenderli in mano.
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    Sbucciali.
    • Elimina la peluria presente su entrambe le estremità (dove la buccia è più spessa). Ci vorrà un pò di pratica per imparare quanto tagliare. Generalmente è utile togliere la buccia senza arrivare al seme centrale.
    • Incidi la buccia con un coltello praticando un taglio nel senso della lunghezza. Solleva la pelle partendo dalla fessura creatasi e sbuccia l'intero frutto.
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    Affettalo oppure servilo infilzato ad una forchetta o ad un lungo stuzzicadenti.
    • La polpa dei fichi d'India può essere usata per preparare una marmellata, una gelatina, un sorbetto, un liquore o delle caramelle.
    • I semi possono essere ingeriti (facendo attenzione a non morderli perché sono molto duri) oppure sputati.
    • Alcune persone aggiungono i semi alle zuppe o li fanno asciugare per poi piantarli nel terreno.
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    Finito.
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Consigli

  • Normalmente è possibile acquistare pale e fichi di diverse lunghezze. Le pale lunghe 20 cm sono classificate come piccole, mentre i fichi lunghi 10 cm sono classificati come medi. Frutti e foglie più lunghi possono essere difficili da preparare.
  • Il sapore dei fichi d'India è stato comparato a quello dei kiwi con un'acidità minore.
  • I fichi d'India vengono mangiati negli Stati Uniti in Messico e anche nei paesi Europei e in tutti quelli che si affacciano sul Mediterraneo. In Italia spesso vengono serviti in una zuppiera piena d'acqua e a Malta è d'uso comune mettere il frutto qualche ora in frigorifero prima di servirlo.
  • In alcuni casi i glochidi possono essere facilmente rimossi strofinando il frutto contro un pezzo di tessuto robusto. Naturalmente il tessuto non deve essere usato che per quello scopo. Qualcuno racconta che i Nativi Americani sfregavano i frutti e le foglie nella sabbia per rimuovere i glochidi.
  • Le pale cotte hanno un sapore comparabile a quello delle taccole mentre la loro consistenza ricorda quella dell'okra, e proprio per questo non a tutti piacciono. La somiglianza si accentua quando le pale vengono stracotte.
  • Se vuoi conservare le pale in frigorifero assicurati che siano fresche e prive di grinze. Avvolgile nella pellicola per alimenti. Potrai conservarle fino a 2 settimane.
  • La prima volta acquista le pale anziché raccoglierle in autonomia. Imparerai a conoscerle e saprai cosa cercare.
  • Se delle spine sottili si sono conficcate nella tua pelle non peggiorare la situazione con le pinzette. Applica uno strato di colla vinilica sulla zona di pelle in cui si trovano le spine, lascia asciugare e quando si sarà solidificata elimina lo strato di colla come se stessi sbucciando un frutto. Le spine verranno via con la colla. (Questo metodo funziona anche con le schegge). Se non vengono rimossi, i glochidi si infileranno nella pelle, quindi fai molta attenzione. Se non hai della colla a disposizione, e le spine ti provocano molto fastidio, prova con del robusto nastro adesivo.
  • Col tempo potresti accorgerti che, lavorando spesso con i cactus, i glochidi non sono poi così fastidiosi e che il prurito da essi provocati è intermittente. Tuttavia, quelli di alcune Opuntia sono più grandi delle spine di alcune delle altre specie. In particolare, le glochidi del Texensis Opuntia Engelmanii, così come le sue spine, possono essere molto, molto dolorose. In ogni caso, l'uso dei guanti è sempre raccomandabile per la gestione di alcune zone del corpo in cui la pelle è particolarmente sensibile o nel caso si voglia accarezzare qualcuno che non è abituato alle spine.
  • Informati e scopri quanto i cactus siano benefici alla tua salute.
  • Grigliando le pale su una fiamma le spine verranno bruciate. Le pale possono anche essere usate per nutrire il bestiame per brevi periodi.
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Avvertenze

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Categorie: Frutta & Verdura | Ricette
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