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Esortazioni e promesse. | ISAIA. 49. | Il servitore del Signore, |
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3 Io annunziai già ab antico le cose di prima, e quelle uscirono della mia bocca, ed io le feci intendere; poi di subito le ho fatte, e sono avvenute[2].
4 Perciocchè io so che tu sei indurato, e che il tuo collo è un nerbo di ferro, e che la tua fronte è di rame.
5 Perciò ti annunziai quelle cose già anticamente; io te le feci intendere, avanti che fossero avvenute; che talora tu non dicessi: Il mio idolo le ha fatte, e la mia scultura, e la mia statua di getto le ha ordinate.
6 Tu hai udite tutte queste cose, considerale; e non le annunziereste voi? da ora io ti ho fatte intendere cose nuove, e riserbate, le quali tu non sapevi.
7 Ora sono state create, e non ab antico, nè avanti questo giorno; e tu non ne avevi udito nulla; che talora tu non dica: Ecco, io le sapeva.
8 Tu non le hai nè udite, nè sapute; ed anche in alcun tempo non ti è stato aperto l’orecchio; perciocchè io sapeva che del tutto tu ti porteresti dislealmente, e che tu sei chiamato: Prevaricator fin dal ventre[3].
9 Per amor del mio Nome, io rallenterò la mia ira[4]; e per amor della mia lode, io mi ratterrò inverso te, per non distruggerti.
10 Ecco, io ti ho posto al cimento, ma non già come l’argento; io ti ho affinato nel fornello dell’afflizione.
11 Per amor di me stesso, per amor di me stesso, io farò questo; perciocchè, come sarebbe profanato il mio Nome? ed io non darò la mia gloria ad alcun altro.
12 Ascoltami, o Giacobbe, e tu, o Israele, che sei chiamato da me. Io son desso; io sono il primo; io sono anche l’ultimo[5].
13 La mia mano ha Eziandío fondata la terra, e la mia destra ha misurati i cieli col palmo; quando io li chiamo, tutti quanti compariscono[6].
14 Voi tutti, adunatevi, ed ascoltate: Chi, d’infra coloro, ha annunziate queste cose? Il Signore ha amato colui[7]; egli metterà ad esecuzione la sua volontà contro a Babilonia, e il suo braccio sopra i Caldei.
15 Io, io ho parlato, ed anche l’ho chiamato; io l’ho fatto venire, e le sue imprese son prosperate.
16 Accostatevi a me, ed ascoltate questo; dal principio io non ho parlato di nascosto; dal tempo che la cosa è stata io vi sono stato; ed ora il Signore Iddio, e il suo Spirito, mi ha mandato.
18 Oh avessi tu pure atteso a’ miei comandamenti! la tua pace sarebbe stata come un fiume[8], e la tua giustizia come le onde del mare.
19 E la tua progenie sarebbe stata come la rena, e quelli che sarebbero usciti delle tue interiora come la ghiaia di quello[9]; il suo nome non sarebbe stato sterminato, nè spento dal mio cospetto.
20 Uscite di Babilonia[10], fuggitevene dai Caldei, con voce di giubilo; annunziate, bandite questo; datene fuori voce fino alle estremità della terra; dite: Il Signore ha riscattato Giacobbe, suo servitore.
21 Ed essi non hanno avuto sete, mentre egli li ha condotti per li deserti; egli ha fatta loro stillar dell’acqua dalla roccia; egli ha fesso il sasso, e ne è colata dell’acqua[11].
22 Non vi è alcuna pace per gli empi, ha detto il Signore.
Il Servitore del Signore, luce delle genti.
2 Ed ha renduta la mia bocca simile ad una spada acuta[13]; egli mi ha nascosto all’ombra della sua mano, e mi ha fatto essere a guisa di saetta forbita; egli mi ha riposto nel suo turcasso;
3 E mi ha detto: Tu sei il mio Servitore; israele è quello, nel quale io mi glorificherò in te[14].
4 Ed io ho detto: Io mi sono affaticato a vuoto; invano, ed indarno ho consumata la mia forza; ma pur certo la mia ragione è appo il Signore, e l’opera mia appo l’Iddio mio.
5 Ora dunque, avendomi detto il Signore, che mi ha formato infin dal ventre, acciocchè gli sia servitore, che io gli riconduca Giacobbe; benchè Israele non si raccolga[15], pur sarò glorificato appo il Signore, e l’Iddio mio sarà la mia forza.
6 Ed egli mi ha detto: Egli è leggier cosa che tu mi sii servitore, per ridirizzare le tribù di Giacobbe, e per ricondurre i riserbati d’Israele; perciò, io ti ho dato per luce delle genti[16]; per esser la mia salute infino alle estremità della terra.
7 Così ha detto il Signore, il Rendentore d’Israele, il suo Santo, a colui ch’è sprez-- ↑ Rom. 2. 17.
- ↑ Gios. 21. 45.
- ↑ Sal. 58. 3.
- ↑ Is. 43. 25.
- ↑ Apoc. 1. 17; 22. 13.
- ↑ Is. 40. 26.
- ↑ Is. 44. 28, ecc.
- ↑ Sal. 119. 165.
- ↑ Gen. 22. 17.
- ↑ Is. 52. 11. Ger. 50. 8; 51. 6, 45. Apoc. 18. 4.
- ↑ Es. 17. 6. Num. 20. 11.
- ↑ Ger. 1. 5; Mat. 1. 20, 21. Gal. 1. 15.
- ↑ Eb. 4. 12.
- ↑ Giov. 13. 31; 15. 8.
- ↑ Mat. 23. 37.
- ↑ Is. 42. 6; 60. 3. Luc. 2. 32.
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