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Esortazioni e promesse. ISAIA. 49. Il servitore del Signore,

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d’Israele[1], il cui Nome è: Il Signor degli eserciti.

3 Io annunziai già ab antico le cose di prima, e quelle uscirono della mia bocca, ed io le feci intendere; poi di subito le ho fatte, e sono avvenute[2].

4 Perciocchè io so che tu sei indurato, e che il tuo collo è un nerbo di ferro, e che la tua fronte è di rame.

5 Perciò ti annunziai quelle cose già anticamente; io te le feci intendere, avanti che fossero avvenute; che talora tu non dicessi: Il mio idolo le ha fatte, e la mia scultura, e la mia statua di getto le ha ordinate.

6 Tu hai udite tutte queste cose, considerale; e non le annunziereste voi? da ora io ti ho fatte intendere cose nuove, e riserbate, le quali tu non sapevi.

7 Ora sono state create, e non ab antico, nè avanti questo giorno; e tu non ne avevi udito nulla; che talora tu non dica: Ecco, io le sapeva.

8 Tu non le hai nè udite, nè sapute; ed anche in alcun tempo non ti è stato aperto l’orecchio; perciocchè io sapeva che del tutto tu ti porteresti dislealmente, e che tu sei chiamato: Prevaricator fin dal ventre[3].

9 Per amor del mio Nome, io rallenterò la mia ira[4]; e per amor della mia lode, io mi ratterrò inverso te, per non distruggerti.

10 Ecco, io ti ho posto al cimento, ma non già come l’argento; io ti ho affinato nel fornello dell’afflizione.

11 Per amor di me stesso, per amor di me stesso, io farò questo; perciocchè, come sarebbe profanato il mio Nome? ed io non darò la mia gloria ad alcun altro.

12 Ascoltami, o Giacobbe, e tu, o Israele, che sei chiamato da me. Io son desso; io sono il primo; io sono anche l’ultimo[5].

13 La mia mano ha Eziandío fondata la terra, e la mia destra ha misurati i cieli col palmo; quando io li chiamo, tutti quanti compariscono[6].

14 Voi tutti, adunatevi, ed ascoltate: Chi, d’infra coloro, ha annunziate queste cose? Il Signore ha amato colui[7]; egli metterà ad esecuzione la sua volontà contro a Babilonia, e il suo braccio sopra i Caldei.

15 Io, io ho parlato, ed anche l’ho chiamato; io l’ho fatto venire, e le sue imprese son prosperate.

16 Accostatevi a me, ed ascoltate questo; dal principio io non ho parlato di nascosto; dal tempo che la cosa è stata io vi sono stato; ed ora il Signore Iddio, e il suo Spirito, mi ha mandato.

17 Così ha detto il Signore, il tuo Redentore, il Santo d’Israele: Io sono il Signore Iddio tuo, che ti ammaestro per util tuo, che ti guido per la via, per la quale tu devi camminare.

18 Oh avessi tu pure atteso a’ miei comandamenti! la tua pace sarebbe stata come un fiume[8], e la tua giustizia come le onde del mare.

19 E la tua progenie sarebbe stata come la rena, e quelli che sarebbero usciti delle tue interiora come la ghiaia di quello[9]; il suo nome non sarebbe stato sterminato, nè spento dal mio cospetto.

20 Uscite di Babilonia[10], fuggitevene dai Caldei, con voce di giubilo; annunziate, bandite questo; datene fuori voce fino alle estremità della terra; dite: Il Signore ha riscattato Giacobbe, suo servitore.

21 Ed essi non hanno avuto sete, mentre egli li ha condotti per li deserti; egli ha fatta loro stillar dell’acqua dalla roccia; egli ha fesso il sasso, e ne è colata dell’acqua[11].

22 Non vi è alcuna pace per gli empi, ha detto il Signore.

Il Servitore del Signore, luce delle genti.

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 ASCOLTATEMI, isole; e state attenti, o popoli lontani. Il Signore mi ha chiamato infin dal ventre, egli ha mentovato il mio nome infin dalle interiora di mia madre[12].

2 Ed ha renduta la mia bocca simile ad una spada acuta[13]; egli mi ha nascosto all’ombra della sua mano, e mi ha fatto essere a guisa di saetta forbita; egli mi ha riposto nel suo turcasso;

3 E mi ha detto: Tu sei il mio Servitore; israele è quello, nel quale io mi glorificherò in te[14].

4 Ed io ho detto: Io mi sono affaticato a vuoto; invano, ed indarno ho consumata la mia forza; ma pur certo la mia ragione è appo il Signore, e l’opera mia appo l’Iddio mio.

5 Ora dunque, avendomi detto il Signore, che mi ha formato infin dal ventre, acciocchè gli sia servitore, che io gli riconduca Giacobbe; benchè Israele non si raccolga[15], pur sarò glorificato appo il Signore, e l’Iddio mio sarà la mia forza.

6 Ed egli mi ha detto: Egli è leggier cosa che tu mi sii servitore, per ridirizzare le tribù di Giacobbe, e per ricondurre i riserbati d’Israele; perciò, io ti ho dato per luce delle genti[16]; per esser la mia salute infino alle estremità della terra.

7 Così ha detto il Signore, il Rendentore d’Israele, il suo Santo, a colui ch’è sprez-

  1. Rom. 2. 17.
  2. Gios. 21. 45.
  3. Sal. 58. 3.
  4. Is. 43. 25.
  5. Apoc. 1. 17; 22. 13.
  6. Is. 40. 26.
  7. Is. 44. 28, ecc.
  8. Sal. 119. 165.
  9. Gen. 22. 17.
  10. Is. 52. 11. Ger. 50. 8; 51. 6, 45. Apoc. 18. 4.
  11. Es. 17. 6. Num. 20. 11.
  12. Ger. 1. 5; Mat. 1. 20, 21. Gal. 1. 15.
  13. Eb. 4. 12.
  14. Giov. 13. 31; 15. 8.
  15. Mat. 23. 37.
  16. Is. 42. 6; 60. 3. Luc. 2. 32.

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