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Il tempio di Dio. 1. A' CORINTI. 3, 4 L'opera provata col fuoco.

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14  Or l’uomo animale non comprende le cose dello Spirito di Dio, perciocchè gli sono pazzia, e non le può conoscere; perchè si giudicano spiritualmente[1].

15  Ma lo spirituale giudica d’ogni cosa[2], ed egli non è giudicato da alcuno.

16  Perciocchè, chi ha conosciuto la mente del Signore, per poterlo ammaestrare[3]? or noi abbiamo la mente di Cristo[4].

La carnalità causa di divisione.

3
  OR io, fratelli, non ho potuto parlare a voi, come a spirituali, anzi vi ho parlato come a carnali, come a fanciulli in Cristo.

2  Io vi ho dato a bere del latte[5], e non vi ho dato del cibo, perciocchè voi non potevate ancora portarlo[6]; anzi non pure ora potete, perchè siete carnali.

3  Imperocchè, poichè fra voi vi è invidia, e contenzione, e divisioni, non siete voi carnali[7], e non camminate voi secondo l’uomo?

4  Perciocchè, quando l’uno dice[8]: Quant’è a me, io son di Paolo; e l’altro: E io d’Apollo; non siete voi carnali?

5  Chi è adunque Paolo? e chi è Apollo? se non ministri, per i quali voi avete creduto, e ciò secondo che il Signore ha dato a ciascuno?

6  Io ho piantato[9], Apollo ha adacquato[10], ma Iddio ha fatto crescere[11].

7  Talchè, nè colui che pianta, nè colui che adacqua, non è nulla; ma non vi è altri che Iddio, il quale fa crescere.

8  Ora, e colui che pianta, e colui che adacqua, sono una medesima cosa; e ciascuno riceverà il suo proprio premio, secondo la sua fatica.

Il tempio di Dio e il suo fondamento.

9  Conciossiachè noi siamo operai nell’opera di Dio; voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio[12].

10  Io, secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come savio architetto, ho posto il fondamento[13], ed altri edifica sopra; ora ciascun riguardi come egli edifica sopra.

11  Perciocchè niuno può porre altro fondamento che quello ch’è stato posto, il quale è Gesù Cristo[14].

12  Ora, se alcuno edifica sopra questo fondamento oro, argento, pietre preziose, ovvero legno, fieno, stoppia;

13  L’opera di ciascuno sarà manifestata; perciocchè il giorno la paleserà[15]; con-

ciossiachè ha da esser manifestata per fuoco; e il fuoco farà la prova qual sia l’opera di ciascuno.

14  Se l’opera d’alcuno, la quale egli abbia edificata sopra il fondamento, dimora, egli ne riceverà premio.

15  Se l’opera d’alcuno è arsa, egli farà perdita; ma egli sarà salvato, per modo però, che sarà come per fuoco.

16  Non sapete voi che siete il tempio di Dio[16], e che lo Spirito di Dio abita in voi?

17  Se alcuno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; perciocchè il tempio del Signore è santo, il quale siete voi.

18  Niuno inganni sè stesso; se alcuno fra voi si pensa esser savio in questo secolo[17], divenga pazzo, acciocchè diventi savio.

19  Perciocchè la sapienza di questo mondo è pazzia presso Iddio; poichè è scritto: Egli è quel che prende i savi nella loro astuzia[18].

20  E altrove: Il Signore conosce i pensieri de’ savi, e sa che son vani[19].

21  Perciò, niuno si glorii negli uomini[20], perciocchè ogni cosa è vostra[21].

22  E Paolo, ed Apollo, e Cefa, e il mondo, e la vita, e la morte, e le cose presenti, e le cose future; ogni cosa è vostra.

23  E voi siete di Cristo[22], e Cristo è di Dio.

Ministri ed economi.

4
  COSÌ faccia l’uomo stima di noi, come di ministri di Cristo[23], e di dispensatori de’ misteri di Dio[24].

2  Ma nel resto ei si richiede ne’ dispensatori, che ciascuno sia trovato fedele.

3  Ora, quant’è a me, io tengo per cosa minima d’esser giudicato da voi, o da alcun giudicio umano; anzi, non pur mi giudico me stesso.

4  Perciocchè non mi sento nella coscienza colpevole di cosa alcuna; tuttavolta, non per questo sono giustificato; ma il Signore è quel che mi giudica[25].

5  Perciò, non giudicate[26] di nulla innanzi al tempo, finchè sia venuto il Signore, il quale metterà in luce le cose occulte delle tenebre, e manifesterà i consigli de’ cuori[27]; e allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

Vanagloria dei Corinti; umiltà ed autorità dell'apostolo.

6  Ora, fratelli, io ho rivolte queste cose, per una cotal maniera di parlare, in me, e in Apollo, per amor vostro, acciocchè impariate

  1. Rom. 8. 5. 7.
  2. Prov. 28. 5.
  3. Is. 40. 13. Rom. 11. 31.
  4. Giov. 15. 15
  5. Eb. 5. 12. 13. 1 Piet. 2. 2.
  6. Giov. 16. 12
  7. Gal. 5. 20, 21
  8. 1 Cor. 1. 11, 12
  9. Fat. 18. 4, 8. 11; 1 Cor. 4. 15 9. 1
  10. Fat. 18. 24; 27. 19. 1.
  11. 1 Cor. 1. 30. 2 Cor. 3. 5.
  12. Ef. 2. 20. 1 Piet. 2. 5.
  13. 1 Cor. 4. 15.
  14. Is. 28. 16. Mat. 10. 18. Ef. 2. 20.
  15. 1 Cor. 4. 5.
  16. 1 Cor. 6. 19. 2 Cor. 6. 16,Ef. 2. 21. 22. 1 Piet. 2. 5.
  17. Is. 5. 21.
  18. Giob. 5. 13.
  19. Sal. 94. 11
  20. 1 Cor. 1. 12
  21. 2 Cor. 4. 5.
  22. Rom. 14. 8. 1 Cor. 11. 3
  23. 1 Cor. 3. 5 9. 17. Col. 1. 25, ecc.
  24. Tit. 1. 7. 1 Piet. 4. 10
  25. Giob. 9. 2. Prov. 21. 2.
  26. Mat. 7. 1; Rom. 2. 1, 14. 4, 10. 13.
  27. 1 Cor. 3. 13
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