Questo testo è completo. |
Indice
- La vecchiaia nel cuore e nel pensiero dell'uomo
- L'amore nella vecchiaia
- L'amicizia nel vecchio
- Il pensiero nella vecchiaia
- I due pèchés mignons della vecchiaia
- L'avarizia nel vecchio
- Le grandi virtù e le grandi gioie della vecchiaia
- La pazienza - L'indulgenza - Le opinioni - La rispettabilità
- Le piccole gioie della vecchiezza
- La pipa - Abitudine e simmetria - La poltrona - Libro vivo e parlante
- Le memorie nel vecchio
- La paura della morte
- Il codice della vecchiaia - Igiene fisica - Igiene morale
- Il gerocomio
In appendice all'elogio tutto moderno della vecchiezza, l'editore crede utile il riprodurre un elogio antico, il famoso De Senectute di Cicerone. Quest'opera fu scritta quarantaquattro anni prima di Cristo, vale a dire diciannove secoli fa:
Note
- ↑ Ci siamo giovati della traduzione del dottor Michele Battaglia, pubblicata a Milano nel 1866.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.