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Cino Rinuccini, Rime di Cino Rinuccini fiorentino , scritto del buon secolo della lingua, Lucca, Bartolomeo Canovetti, 1858. Fonte: Internet Archive

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Sommario

Al lettore	v

Venuto sono or uom di duro sasso	1

Io porto scritto con lettere d'oro	2

Tal donna già non vide il mio Petrarca	2

Chi è costei, Amor, che quando appare	3

Tu vuoi ch'io parli, Amor, della bellezza	3

Quel dolce lume, che mi gira e volve	7

Altro non contempl'io se non quel sole	7

Io non posso ritrar tanta bellezza	8

Amore, spira i tuoi possenti rai	8

Io veggio ben là dove Amor mi scorge	9

Amor, tu m'hai condotto sì allo estremo	9

Oimè, lasso, ov'è fuggito il viso	10

Nè per colpi sentir di ria fortuna	10

Io sento sì mancare omai la vita	11

Se quel pietoso, vago e dolce sguardo	13

Ben mi credea che per allontanarmi	14

Amore, io trovo in te solo uno scampo	14

Talor piango i', Amor, sì coralmente	15

Deh, perchè m'ha' fatto, Amor, suggetto	15

Se mortal fosse stato il grave colpo	16

Questa è colei, Amor, che n'addolcisce	16

Con gli occhi assai ne miro	17

Contento assai sarei, dolce signore	17

Io non ardisco di riguardar fiso	18

In coppa d'or zaffir, balasci e perle	18

O vezzoso, leggiadro e bianco nastro	19

Sestina. Quando nel primo grado il chiaro sole	19

Se giammai penso alla mia vita affisso	21

Non fur vinte giammai arme Latine	21

Un falcon pellegrin dal ciel discese	22

I dolci versi ch'io soleva, Amore	22

Quando il rosato carro ascende al cielo	22

Gli angosciosi sospiri, i quai nasconde	25

Dolenti spirti, ornate il vostro dire	25

D'un freddo marmo esce l'ardente fiamma	26

Non potre' più natura al mondo farne	26

La fe ch'ha posto dentro il mio signore	27

Saggio è colui che bene spende il tempo	27

S'io potessi eternar tanto il mio nome	28

Donna gentile, il lauro trionfante	28

Quel pauroso spirto che procede	29

Non argento, oro o pietre prezïose	29

Ben conosch'io la nostra fragil vita	30

Chi guarderà mia donna attento e fiso	30

Tutta salute vede	31

O gran signore appellato Cupido	31

Qual maraviglia è questa	31

Che giova innamorar degli occhi vaghi	32

Oimè, lasso, che già fuor si smonda	32

S'i' sono stato sempre sotto il giogo	33

Chi vuol veder quanto potè mai 'l cielo	33

Le varie rime ch'Amore ha dittate	34

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